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Il Miglior 11 di Euro 2020

Il Miglior 11 di Euro 2020

La top 11 dei migliori giocatori di Euro 2020

Gli europei sono finiti da meno di un mese e in attesa di sfruttare alcuni bonus scommesse per arrivare carichi alla prima giornata di serie A andiamo a scoprire se nella top 11 stilata dall’Uefa alla fine della manifestazione quanti sono i giocatori che ritroveremo nel nostro campionato.

Il modulo scelto è il 4 3 3, con una squadra schierata in maniera offensiva piena di talento e qualità, con predominanza dei colori azzurri, e non poteva essere altrimenti visto che la nazionale di Mancini, dopo più di 50 anni ha vinto di nuovo questa manifestazione.

In porta c’è Gianluigi Donnarumma, che ha appena firmato con il PSG dopo essersi consacrato con i colori del Milan.

Il suo esordio in Serie A lo fa grazie ad un’intuizione di Sinisa Mihajlovic che non soddisfatto del tutto dalle prestazioni dell’ex Real Madrid  Diego Lopez decide di schierare titolare a soli 16 anni il portiere cresciuto nel vivaio rossonero.

Da quel momento non uscirà più dal campo superando le 200 presenze con il Milan. Non dobbiamo dimenticarci che nonostante abbia giocato un gran numero di partite e vinto già un europeo la sua carriera è solamente all’inizio visto che è nato nel 1999.

La difesa è divisa al 50% tra Italia e Inghilterra, squadre che si sono sfidate nella finale di Londra.

Partendo da sinistra c’è Leonardo Spinazzola, sicuramente uno dei migliori in questo torneo nonostante la sua avventura sia terminata a causa di un grave infortunio prima del previsto.

Aveva ricevuto il premio di migliore del match in due delle partite disputate riconoscimenti che testimoniavano il suo grande stato di forma prima dello stop improvviso.

Come centrali troviamo Leonardo Bonucci autore del gol del momentaneo 1 a 1 proprio durante la finale che oltre alla fase difensiva è stato fondamentale  come arma offensiva, proprio a discapito del suo compagno  virtuale in questo best 11 Harry Maguire.

La nazionale dei 3 leoni durante il torneo ha subito solamente due gol ed entrambi da un’azione nata da un calcio da fermo ( punizione con la Danimarca e calcio d’angolo con l’Italia).

A destra c’è il suo compagno di nazionale Walker che al Manchester City, grazie ai preziosi allenamenti con Guardiola ha migliorato la concentrazione in fase difensiva, senza però dimenticarsi di aggredire gli spazi sulla fascia in modo da crossare numerosi palloni al centro dell’area avversaria.

Spostandosi a centrocampo come regista e perno centrale c’è Jorghino, metronomo capace di gestire e tenere sempre il pallino del gioco, affiancato dal danese Hojbjerg, sorpresa di questo torneo e dalla mezzala sinistra del Barcellona Pedri.

Luis Enrique non ha avuto paura a dare una maglia della Roja a questo giocatore classe 2002 che ha lo ha ricambiato con prestazioni da veterano, riuscendo a mischiare classe e potenza fisica recuperando palloni per poi impostare immediatamente.

Davanti il trio delle meraviglia è formato da un altro italiano e juventino come Federico Chiesa, che si è dimostrato arma fondamentale nello scacchiere tattico di Roberto Mancini.

Il figlio d’arte oltre ad aver segnato  almeno un gol durante gli europei come aveva fatto suo papà Enrico, con i suoi strappi è stato capace di mettere in difficoltà le difese avversarie, spaccando, la partita nei momenti decisivi.

I suoi gol contro Austria e Spagna, entrambi per una strana coincidenza proprio a Wembley, hanno permesso di risolvere alcuni momenti complicati tenendo gli azzurri in corsa per il titolo fino alla fine.

Sull’altra fascia non si poteva non mettere Sterling.

Il giocatore del Manchester City con la sua velocità ha creato grandi grattacapi alle difese  avversarie che sono andate in confusione dopo aver assistito ai suoi dribbling.

Uno i questi episodi infatti ha portato all’assegnazione di un calcio di rigore durante i tempi supplementari contro la Danimarca, che è servito agli inglesi per raggiungere la finale.

Come punta centrale si guadagna l’ultima maglia disponibile il centravanti dell’Inter Romelu Lukaku che ha segnato con la maglia del Belgio 4 reti. 

Rimangono fuori da questa top 11 giocatori come Schick e Ronaldo capocannoniere del torneo con 5 gol, Chiellini che è stato fondamentale con la sua esperienza dimostrandosi un pilastro praticamente insuperabile, Damsgaard che ha dimostrato tutte le sue qualità, diventando protagonista della Danimarca dopo che Eriksen aveva accusato quel terribile malore nella prima gara contro la Finlandia e Pogba che con la Francia ha dimostrato di essere tornato quello di un tempo. 

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