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IMPRESE Proroga moratoria crediti, in attesa della ratifica

Pierpaoli e Sabbatini Confartigianato

Confartigianato: «Una battaglia vinta, auspichiamo che possa ridare ossigeno alle aziende in forte sofferenza, necessari anche interventi per far fronte ai costi fissi»

ANCONA, 19 aprile 2021 – «La proroga della moratoria sui crediti consentita dall’Ue, una misura che la nostra Associazione chiedeva da tempo, è una battaglia vinta da Confartigianato: ora aspettiamo la ratifica del governo, che si è impegnato in tal senso. Oggi il 32% delle piccole e medie imprese, infatti, è a rischio operatività: auspichiamo che questi provvedimenti possano ridare ossigeno alle nostre aziende, in forte sofferenza ormai da mesi a causa delle chiusure forzate e delle limitazioni dell’attività».

È la posizione di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino, sostenuta dal presidente Graziano Sabbatini e dal segretario Marco Pierpaoli (foto in primo piano).

«Nel 2020 gli accordi di moratoria sui crediti, già rinnovati tre volte, sono stati in Italia uno dei principali strumenti di rifornimento di liquidità. In termini numerici, in base all’ultima rilevazione di fine marzo della task force per l’attuazione sui sostegni, si parla di 173 miliardi di valore delle moratorie attive sui prestiti. Più di un milione e mezzo sono i richiedenti, tra famiglie e imprese, delle moratorie in essere. Numeri – sottolineano Sabbatini e Pierpaoli – che danno l’idea della gravità della situazione».

«A fronte di ciò, auspichiamo anche che le banche nazionali continuino a far pressione sull’Eba, l’European Banking Authority (Autorità Bancaria Europea) – aggiungono – affinché vengano mitigate le regole rigide dell’autorità di vigilanza. Questo per evitare classificazioni negative per le imprese che hanno crediti sospesi e minori accantonamenti da parte degli istituti di credito».

Con le ultime normative emanate, infatti, l’Eba ha determinato che se il debitore rimane sconfinato per oltre 90 giorni consecutivi sulle linee di credito concesse dagli istituti, non disponendo della liquidità necessaria a rimborsare gli arretrati, le relative posizioni saranno classificate come deteriorate, ovvero in default.

«Per quanto riguarda i prestiti garantiti alle Pmi, siamo arrivati a 150 miliardi erogati – aggiungono i vertici di Confartigianato Ancona – Pesaro e Urbino – e i finanziamenti fino a 30mila euro con garanzia al 100% hanno impegnato circa 21 miliardi».

«Ora chiediamo che nel prossimo Decreto Sostegni – concludono Sabbatini e Pierpaoli – vengano predisposti anche interventi sostanziosi di aiuto alle imprese per far fronte ai costi fissi, ormai vera piaga per le attività, a causa della mancanza di entrate dovuta alle chiusure».

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