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INCONTRI Alfieri della Repubblica con Emidio Grisostomi Travaglini

Un confronto tra i giovani marchigiani dell’associazione e il medico con una lunga esperienza in Africa a curare il prossimo

FERMO, 6 ottobre 2020 – Nei giorni scorsi una delegazione dell’Associazione Nazionale Alfieri della Repubblica (Anari), composta dal presidente Renato Cortesini e dalla responsabile della Comunicazione, Celeste Montenovo, ha incontrato a Fermo, presso la storica dimora Palazzo Grisostomi, il professor Emidio Grisostomi Travaglini, medico ortopedico con una lunga esperienza umanitaria in Africa.

Durante l’incontro, il professore ha raccontato del suo impegno ultratrentennale a favore dei bambini africani portatori di handicap.

La costanza, l’impegno e la dedizione del professore hanno portato, nel corso degli anni, alla costruzione di un ospedale in Zambia e alla fornitura di materiale sanitario.

«È stato un vero piacere incontrare il professor Grisostomi – ha affermato presidente Renato Cortesini -. In un mondo sempre più governato dalla competizione e dall’incertezza, ci ha fatto riflettere sull’importanza della solidarietà e dei valori filantropici. L’Anari vuole essere una community di giovani animata da un forte spirito missionario. Come Alfieri della Repubblica, siamo stai insigniti per aver servito la nostra comunità. Vogliamo creare legami di amicizia e unire le forze per avere un impatto a lungo termine in Italia e all’estero».

Appena giunto in Zambia, nel 1991, in qualità di Presidente del Rotary International 2090° Distretto Italia, Club di Fermo su invito di alcuni missionari italiani, lo scenario che attende Grisostomi è struggente: «Una schiera di numerosi bambini affetti da deformità della colonna vertebrale e degli arti, privi di qualsiasi mezzo di prevenzione e lasciati nelle loro condizioni per lo più su carrozzelle, senza poter mettere in atto alcun trattamento chirurgico appropriato» (Emidio Grisostomi Travaglini, Ricordi di un Medico Ortopedico nel ’900 in Italia e in Africa, a cura di Franco Emidi).

Nonostante siano trascorsi alcuni anni da quei momenti, quando ne parla gli occhi di Grisostomi diventano lucidi. Nel racconto del professore, all’impatto emotivo dei primi momenti si aggiunge la soddisfazione per aver ridato la possibilità a molti bambini africani di poter camminare e correre a seguito di interventi chirurgici ortopedici. L’intensa vita di Grisostomi si è divisa tra il ruolo di primario di ortopedia, principalmente presso l’ospedale di Fermo e di Porto San Giorgio, e l’Africa.

«Il professor Grisostomi – ha aggiunto Celeste Montenovo –  è una persona eccezionale, ci ha fornito dei consigli meravigliosi. Sono rimasta esterrefatta dal suo modo di essere, dalla sua volontà e determinazione di aiutare il prossimo. Non è semplice al giorno d’oggi trovarlo. Quest’incontro sarà uno dei ricordi che mi accompagneranno per tutta la vita. Uno degli intenti di Anari è quello di coinvolgere i giovani ad aiutare gli altri, facendo loro  vivere esperienze che possano abbracciare diversi settori e aver ascoltato i suoi racconti e la sua esperienza è, secondo me, una base ideale».

Composta dai giovani più meritevoli d’Italia, l’Anari intende raccontare e diffondere comportamenti che possano fare la differenza non solo su scala nazionale ma anche locale.

«Grisostomi rappresenta un esempio, per noi giovani, di energia, passione, dedizione e cura verso il prossimo. Guarda al di là di te stesso con questo motto del professore si è concluso il dialogo».

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