JESI‬, ARRESTATO PER EVASIONE, ORA È DI NUOVO AI DOMICILIARI

JESI, 28 aprile 2015 – Ancora una volta la giustizia lo ha rimandato agli arresti domiciliari. A distanza di una manciata di giorni dalla precedente, il reato di evasione compiuto da D.A.M., 51enne jesino condannato agli arresti domiciliari non è stato giudicato così grave da richiedere la reclusione in carcere. Non solo. Ancora una volta i tutori dell’ordine, coloro che con coraggio e costanza hanno fatto il loro dovere di assicurare alla giustizia chi delinque, si sono visti vanificare il loro servizio . E tutto per colpa del cosi detto decreto “svuota carceri” che un po’ ovunque, tra la popolazione, sta suscitando perplessità e sconcerto. “Se nelle carceri italiane ci sono troppi detenuti, se questi sono costretti a vivere in ambienti troppo stretti, perché non costruiamo nuove strutture di reclusione? – Dicono in molti che proseguono – se la maggior parte dei reclusi sono soggetti di altre nazioni, perché non li mandiamo da dove sono venuti per far scontare loro la pena nei loro Paesi?”. Come purtroppo avviene da sempre, però, la voce del popolo, seppur tonante, non arriva nelle stanze del potere e men che meno alle orecchie di chi, scelto purtroppo dalla massa, bada solo a pensare ai suoi interessi.

Ma veniamo al fatto. Martedì della settimana scorsa D.A.M., pregiudicato per furto, non è stato trovato nella sua residenza dai Carabinieri, inviati per controllare l’applicazione degli arresti domiciliari, avviata la ricerca è stato trovato poco dopo in viale Don Minzoni, a passeggio. Tratto in arresto, il giorno successivo è comparso di fronte al Giudice che, dopo aver convalidato l’arresto lo ha rispedito a casa assolvendolo dal reato stante “la lieve entità del fatto compiuto”. Passano appena un paio di giorni, arriviamo a venerdì scorso quando D.A.M., ancora una volta, non viene trovato in casa durante il controllo e ancora una volta viene arrestato con l’accusa di evasione. Dopo essere stato riportato a casa per scontare gli arresti domiciliari, l’uomo è nuovamente comparso di fronte al Giudice che anche questa volta ha convalidato l’arresto, disponendo la misura degli arresti domiciliari.
(s.b.)