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JESI‬, I PENSIONATI SINDACATI INSODDISFATTI SULLE RSA DI CUPRA MONTANA E MONTECAROTTO

JESI, 21 febbraio 2015 – Area Vasta 2, Distretto Sanitario, Asp: ecco i temi che hanno interessato i delegati sindacali dei pensionati, riunitisi all’ex Circoscrizione di via San Francesco. All’assemblea era presente anche una delegazione dei lavoratori della SICC che ha ricordato quanto grande sia la preoccupazione per la perdita dei posti di lavoro. 
Tutti i presenti hanno condiviso con questi lavoratori la loro preoccupazione ed hanno auspicato l’impegno di tutti affinché 97 famiglie non vengano a trovarsi in difficoltà a causa della perdita del posto di lavoro.
L’Assemblea, è stata assai partecipata e il dibattito, acceso, ha messo al centro il confronto con le Amministrazioni Locali e più in generale con le Istituzioni al fine di difendere, da un lato i salari e le pensioni, attraverso una tassazione equa, e dall’altro la qualità dei servizi sociali.
L’Assemblea ha dato anche mandato alle segreterie di CGIL CISL e UIL di Jesi di mettere in campo tutte le azioni necessarie al fine di raggiungere tali obbiettivi ivi comprese anche iniziative di valenza pubblica.
Come ci si aspettava la discussione è stata altrettanto accesa quando si sono toccati argomenti come la RSA di Montecarotto e Cupra Montana, il Centro Alzheimer di Jesi, e più in generale i servizi socio sanitari.
L’unica certezza e verità di tutti questi mesi è stato il mancato rispetto delle promesse.
Il delegati e i pensionati di CGIL CISL e UIL della Vallesina hanno con forza espresso il loro disappunto in merito ai ritardi sull’apertura delle due strutture, (RSA Montecarotto e Cupra Montana, Centro Alzheimer), così come è stata particolarmente sottolineata l’assenza di un dibattito pubblico sul destino del vecchio ospedale.
Proprio in merito al destino del vecchio ospedale, le Confederazioni Sindacali, raccogliendo l’appello dell’assemblea, vogliono riaprire il discorso sul suo destino, e chiedono, a tutte le Istituzioni, di considerare una diversa soluzione dalla demolizione che sembra decisa. Siamo ancora convinti che quei locali possano ospitare alcuni servizi socio/sanitari importanti per la Vallesina.
I sindacati nel chiudere l’iniziativa hanno dato appuntamento ai prossimi mesi ove verrà fatto un report delle attività svolte con l’impegno ad un confronto anche pubblico dove CGIL CISL e UIL di Jesi lo ritengano necessario.

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