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Cronaca

JESI‬, IL DIBATTITO SUL NUOVO COMMISSARIATO L’INFORMAZIONE NON HA MAI ABBASSATO LA GUARDIA

JESI, 21 aprile 2015 – Parte dal peggioramento della sicurezza dei cittadini l’ultima nota critica del Segretario Circolo 3 del PD jesino; da questo dato di fatto per certi versi incontestabile, Andrea Binci passa a piè pari a trattare una questione “dimenticata” per molti mesi dagli amministratori cittadini, ma non dalla nostra testata, né, per onestà d’informazione, da altre testate. Stiamo parlando della costruenda nuova sede del Commissariato di Polizia e del Comando della Polstrada; struttura la cui ultimazione era prevista per il 14 agosto del 2012. Scrive Binci nella sua nota: “Da allora (14/08/2012 ndr) è stato sempre un susseguirsi di annunci puntualmente smentiti. Solo alcuni mesi fa si era detto che i lavori sarebbero terminati a fine anno; il termine è poi slittato a febbraio 2015 e ad oggi non si ancora in grado di dare una data precisa”. Primi argomenti di contestazione. Annunci più o meno ufficiali sull’ultimazione dei lavori non se ne sono avuti se non dopo che la stampa – e non le forze politiche, impegnate all’epoca nella campagna elettorale e poi nel contrasto ai neo amministratori – ha portato alla ribalta quella che il famoso “Capitan Ventosa” definirebbe “una magagna”.

Solo recentemente e dopo che in più occasioni su questa pagine sono apparsi servizi e commenti qualcuno ha cominciato ad interessarsi pubblicamente della questione. In questo caso Binci ha perfettamente ragione. Un ritardo colpevole. Ma di chi la colpa? Di tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale che non hanno sollecitato chi di dovere a snellire le operazioni necessarie per il completamento. E qui non è colpa esclusiva degli attuali amministratori, né di quelli che li hanno preceduti. Tutti sappiamo, infatti, che il Comune non aveva (né ha) alcun potere su quell’appalto di competenza ministeriale. Su tale ritardo la nota del PD prosegue denunciando che “la cosa è ancor più grave se consideriamo che stiamo parlando di una ultimazione parziale. Infatti l’ultimo piano, in cui mancano ancora gli infissi, potrà essere concluso forse reperendo le risorse su un futuro bando”. Anche in questo caso qualcuno non è stato tanto attento.
È vero, come da noi più volte denunciato, che l’iniziale stanziamento di €. 1.231.973,42 non è stato sufficiente per il completamento dei lavori, ma è anche vero che all’inizio dell’anno 2015 è stata resa nota la determina del MIT (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) che stanziava ulteriori 500mila euro proprio per del completamento. Non solo. Successivamente a questa notizia ne arrivava un’altra in cui si annunciava un ulteriore stanziamento di 100mila euro, sempre per il completamento del secondo piano. In quelle note, a dire il vero, si assicurava più volte l’imminente ultimazione dei lavori (se vi ricordate, il trasferimento del Commissariato e del comando della Polstrada doveva avvenire al massimo entro febbraio/marzo scorsi), cosa che i cittadini ed i diretti interessati all’occupazione ancora attendono.
Condividiamo almeno in parte le considerazioni di Andrea Binci quando si augura “che tutti gli attori coinvolti nella vicenda si rendano conto della situazione insostenibile a cui siamo arrivati, sia per il ritardo accumulato, sia perché la scelta di costruire il nuovo Commissariato in quella zona serviva anche a dare una risposta alle esigenze di sicurezza del quartiere Santa Maria e zone limitrofe”. E condividiamo – questa volta pienamente – il pensiero secondo il quale “va bene parlare del miglioramento delle condizioni di sicurezza dei cittadini, ma non dimentichiamo che tutto questo passa attraverso il miglioramento delle condizioni di lavoro delle forze dell’ordine che in questo settore operano e rischiano ogni giorno”.
(Sedulio Brazzini)

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