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Cronaca

JESI‬, L’AUT AUT ZANZARE-KILLER AL NOSOCOMIO CARLO URBANI, PAZIENTE MEDICATA DOPO LA PUNTURA

JESI, 12 marzo 2015 – Ultimatum del Tribunale per i diritti del malato (TdM) ai vertici della sanità regionale: o risolvete il problema zanzare al Carlo Urbani entro 15 giorni o si dovrà ricorrere alle autorità competenti. Il messaggio è stato inviato al Direttore generale dell’Area Vasta 2, Gianni Stroppa, alla responsabile del Comitato Infezioni ospedaliere, Virginia Fedele, e a Mauro Verna, del dipartimento di prevenzione.

L’ultimatum arriva dopo che, alle ripetute segnalazioni del fenomeno di infestazione registrate nel nuovo nosocomio, se ne sono aggiunte altre in questi ultimi e giorni. Tra queste quella confermata dagli operatori sanitari in servizio secondo la quale “una paziente ha riportato anche una grossa puntura che ha richiesto la medicazione del caso. Nel comunicato emesso dal TdM si legge: “Sappiamo tutti che la zanzara è un veicolo eccezionale per la trasmissione di malattie, se poi la puntura avviene su un paziente immunodepresso le conseguenze possono essere anche gravi”. Proprio per evitare il peggio il Dr. Pasquale Liguori ha scritto la lettera ai tre medici; missiva nella quale si ricorda le precedenti segnalazioni e l’infestazione attuale che interessa in particolare il reparto medicina, ma che, seppure in maniera meno invasiva, anche altri reparti.
L’origine di questa infestazione è nota a tutti; responsabile sarebbe la presenza di acqua stagnante dove le larve crescono e dalla quale partono per la loro “caccia” al sangue. Per eliminare tale sorgente d’infezione il TdM suggerisce “sanificazione e disinfestazione degli ambienti, prosciugamento delle acque stagnanti e installazione di pompe di sollevamento acqua e, non ultimo, l’installazione di zanzariere”.
Ora staremo a vedere se i vertici della sanità della Zona2 correranno ai ripari e in che maniera.
(Sedulio Brazzini)

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