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JESI 50 ANNI DELLA MACINA, CONVEGNO NELLA GALLERIA DEGLI STUCCHI A PALAZZO PIANETTI

JESI, 5 giugno 2018 – Costituitosi a Monsano nel 1968, il Gruppo musicale di Ricerca e canto popolare “La Macina” si appresta a festeggiare i 50 anni con una serie di iniziative, sia a livello locale, così come nazionale.

Della formazione originaria, composta da: fisarmonica, tamburello, chitarra e voce c’è rimasto solo quello che ha cantato sulle piazze, per le strade, nei teatri i canti della tradizione jesina e marchigiana ricercati tra la gente del popolo, i lavoratori delle campagne o nelle botteghe tipiche: Gastone Pietrucci.

Proprio lui, questa mattina, ha incontrato la stampa per dare l’annuncio dell’avvio dei festeggiamenti con un convegno nazionale che si terrà nella Galleria degli stucchi di Palazzo Pianetti venerdì prossimo, 8 giugno, dalle ore 9 alle 13,30.

Un convegno ricco di interventi al quale prenderanno parte personaggi del mondo musicale, estimatori del canto popolare, storici e ricercatori. L’apertura del Convegno prevede il saluto da parte dell’assessore regionale alla cultura, Moreno Pieroni, e del Sindaco di Jesi, Massimo Bacci, due personalità che rappresentano altrettanti enti che, assieme alla Fondazione Pergolesi Spontini, sostengono l’iniziativa alla quale è stato dato il titolo: “Il pozzo della memoria”, la ricerca sulla cultura popolare marchigiana e il contributo de La Macina alla sua scoperta conservazione e diffusione.

A presiedere il Convegno una fans del gruppo, la docente di storia del teatro all’Università di Macerata, Allì Caracciolo. Alle ore 9,15 La Macina e Maria Novella Gobbi in Planctus popolari di fronte alla deposizione nel sepolcro di Lorenzo Lotto. Toccherà poi allo stesso Pietrucci raccontare in soli 10 minuti “I cinquant’anni d’arte e di passione de La Macina. A Piero Arcangeli, etnomusicologo, docente e compositore Piero G. Arcangeli il compito di parlare di “Terra di cabri, canti di terra”. Saranno le 10 quando il giornalista, critico musicale, saggista e docente Guido Festinese spenderà la sua parole “Per Gastone e La Macina”. Nei 10 minuti a lui assegnati, Stefano Campolucci, maestro concertatore e docente Parlerà ai presenti de “La tradizione musicale orale marchigiana incontra l’orchestra”. La notorietà e l’apprezzamento per il lavoro di ricerca e per le esecuzioni de La Macina  hanno convinto Paola Ricci, artista e organizzatrice teatrale, ha farne una tesi di laura sotto il titolo: “Gastone Pietrucci e La Macina, dal popolo all’arte, dall’arte al popolo. Il giornalista e scrittore Antonio De Signoribs parlerà de “L’anello forte della fiaba popolare”, mentre “Un pensiero per la Macina” sarà la comunicazione di Massimo Raffaeli.

Dai curatori del sito di tradizioni popolari ‘Il Cantastorie On Line’, Tiziana Oppizzi & Claudio Piccoli la comunicazione delle “Tracce di memoria – Il nostro incontro con La Macina”. Un’altra comunicazione sarà quella di Samuele Garofoli che parlerà de “La Macina e il jazz”. Dopo tanto parlare arriva il momento in cui Adriano Taborro, Gastone Pietrucci, Marco Gigli, Riccardo Andrenacci e Roberto Picchio, coordinati da Giorgio Cellinese dimostrino le loro qualità eseguendo “Bello lo mare e bbella la marina ..”  Oltre a presiede il convegno, la Caracciolo parlerà di “Quell’antico rito crudele. Drammaturgia del canto per un teatro arcaico della contemporaneità”. Alle ore 11,55 Marino Severini affronterà il tema “Il Gigante” mentre a Maria Novella Gobbi spetterà il compito di parlare di “Gastone Pietruccivoce abisso’”. Dicevamo in apertura della notorietà del gruppo La Macina che ha raggiunto anche i nostri connazionali all’estero, è il caso della musicista argentina Laurita Pergolesi che parlerà de “La Macina in Argentina e nel mondo”. Dal critico d’arte, Francesco Scarabicchi, “Un omaggio e un inedito a La Macina”. L’artista jesino Carlo Cecchi tratterà il tema “Aria” per poi lasciare spazio a Paola Ricci che per conto del giornalista Gionata Giustini presenterà un “Collages come musiche che van per l’aere …?”, un parallelismo tra collages, frammenti orali e musiche di raccolta originali).  Poco dopo le 13 chiuderà la lunga serie di interventi L’architetto Stefano Santini che parlerà di “Gastone e La Macina e l’arte contemporanea”.

La chiusura del convegno non poteva non vedere ancora all’opera il gruppo di canto che, prima del brindisi finali offerto dalla ProLoco di Morro d’Alba, allieterà i partecipanti con “Io me ne vojo andà pel mondo sperso …” un coinvolgente saltarello tipico delle nostre campagne.

s.b.

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