Segui QdM Notizie

Cronaca

JESI AREA EX FATER DI VIA PIERALISI: IL DEGRADO DA ANNI ABITA QUI, RESIDENTI ESASPERATI

pier1JESI, 9 luglio 2016 –  Materiale edile abbandonato da tempo, scarti di lavorazioni, sporcizia nascosta sotto l’erba incolta, distese di erbacce alte un paio di metri, sterpaglie, cespugli, cumuli di terra che stanno lì da anni, pseudo alberelli che disturbano anche il passeggio di chi si incammina lungo il marciapiede.

Non siamo in una bidonville di una grande città: stiamo semplicemente osservando via Luigi Pieralisi e la lottizzazione “Area ex Fater piano di recupero in via Gallodoro permesso a costruire rilasciato dal Comune di Jesi nr. 2006P0269 del gennaio 2006″.pier2

Dove? A Jesi, a due passi dal centro. Basta prendere l’impianto di risalita della caffettiera e sei a palazzo Bettini e poi per corso Matteotti, oppure, poco più in là, dalla galleria che fa acqua, in piazza della Repubblica.

Qui il decoro urbano è un optional o meglio, non si sa cosa sia, e quello che più colpisce è il  fatto che in quest’area, una volta occupata dagli stabilimenti della Fater, è sorto solo da pochi anni un nuovo quartiere.

Non del tutto completato il lotto 1, mentre il lotto 2 è un vero e proprio immondezzaio, circoscritto da via Pieralisi e via delle Setaiole, come osservavamo sopra.

e1La ciliegina sulla torta è il fatto che oltre cinquanta famiglie, quando hanno acquistato regolarmente casa con i primi atti notarili datati febbraio 2008, hanno anche versato gli oneri di urbanizzazione che, a distanza di anni, non sono stati investiti e la lottizzazione è incompleta: esiste solo l’illuminazione pubblica.

Alla faccia degli onesti cittadini che pagano le tasse, di quelli che hanno sottoscritto un mutuo e che al momento sembrano non aver diritto ad alcun intervento che al contrario meriterebbero: raccolta differenziata porta a porta mai avviata, mezzi della nettezza urbana che non entrano nelle strade della lottizzazione, manto stradale come una gruviera, marciapiedi pericolosi, caditoie per il deflusso dell’acqua piovana più alte della sede stradale, pulizia, igiene, manutenzione ordinaria e straordinaria mai avvenute, segnaletica orizzontale e verticale non a norma, sicurezza generale mai esistita.pier5

E c’è anche un paradosso. All’inizio della vicina via Francesco Baracca vi è un cartello che recita magniloquente: proprietà privata. Domanda: se qualcuno entra con la macchina in quella via e sfortunatamente ha un indicente, di chi sono le responsabilità?

Negli anni i residenti si sono rivolti con raccomandate all’Amministrazione comunale che, dal canto suo, non si è mai degnata di rispondere.

Gli stessi residenti hanno anche scritto alla Procura della Repubblica di Ancona per segnalare la questione e, ovviamente, nessuna risposta.

pier6In tanti di coloro che vi abitano si sono recati e si recano ancora oggi presso i preposti uffici tecnici del comune di Jesi. Per ottenere cosa? Che l’impiegato di turno registri la protesta. Ma, di fatto, non si è mai verificato alcun intervento concreto.

Ora la situazione sembra giunta al limite. Se a qualcuno, tanto per dire, passeggiando da quelle parti e, senza volerlo, sfuggisse un mozzicone di sigaretta nell’area del lotto 2, non sarebbe cosa difficile che si possa scatenare un incendio. Con tutte le conseguenze del caso.

Peccato che si sia arrivati a tanto, considerato che stiamo parlando di una zona nuova a ridosso dell’ascensore del parco del Vallato che sale al centro storico.

Un biglietto da visita inqualificabile: nelle vicinanze è situato anche il parcheggio Zannoni, segnalato e consigliato ai turisti per la sosta al fine di poter accedere comodamente nel salotto buono della nostra città.pier7

Per non dire, poi, che fra l’erba incolta si annidano, luogo ideale, animali vari, ratti compresi, e il suolo stesso viene usato come una capace discarica per i rifiuti.

Se chiedete di tutto questo scempio ai residenti del quartiere, che non sanno più a che santo votarsi, la risposta è sempre quella: “Non ci resta che piangere…“.

(e.esse – p.n.)

News