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Cronaca

JESI COMMEMORAZIONE MARTIRI XX GIUGNO

JESI, 19 giugno 2017 – Gli anni passano inesorabilmente, ma  la società non dimentica atti e comportamenti che hanno toccato il cuore degli jesini;  il 20 giugno 1944, l’odio e l’arroganza fascista misero a segno l’ennesima strage di regime passando per le armi sette giovani partigiani. Quella sera di 73 anni or sono, nella zona di via Roma, militari tedeschi e fascisti sorpresero una trentina di persone le quali, sotto la minaccia delle armi, furono costrette a raggiungere una villa situata nella zona di Montecappone. “Giunti alla villa – scriveva Giuseppe Luconi nel suo “Conoscere Jesi” – i giovani vennero rinchiusi nella bigattiera del colono Massacci, perquisiti, minacciati, bastonati e rimessi in libertà; tutti meno sette che una spia di Fabriano (una donna?) aveva riconosciuto come partigiani. Seviziati e torturati, i sette vennero poi spinti in un vallone a circa duecento metri dalla villa e qui il tragico epilogo: una scarica di mitraglia ed i corpi dalla ripa , rotolando”.

Ma lo scempio non si fermò al già vile atto della fucilazione, leggiamo infatti che i 7 giovani “vennero finiti  coi pugnali, coi calci dei fucili, negli orecchi, negli occhi, sui petti” per poi abbandonarli nella campagna.

I corpi delle sette vittime dell’odio nazi/fascista furono poi recuperati da parenti  e amici e successivamente traslati solennemente nel Famedio.

Quel 20 giugno del 1944 furono barbaramente uccisi gli jesini: Armando e Luigi Angeloni, rispettivamente di 25 e 18 anni, Francesco Cecchi e Alfredo Santinelli, anche loro di 18 anni, e Mario Saveri, un meccanico di 23 anni. Con loro persero la vita altri due giovani, entrambi ventenni che vestivano la divisa di Carabiniere; si tratta di  Enzo Carboni  di S. Eufemia di Aspromonte (RC) e Calogero Gransceffo di Agrigento.

Per non far cadere tutto nel dimenticatoio il Comitato cittadino per la difesa delle Istituzioni Democratiche ed il Comune hanno organizzato una cerimonia sul luogo dell’eccidio: chi fosse interessato a partecipare si dovrà trovare alle ore 19 in prossimità del bivio “Bellavista” da dove si partirà per raggiungere il cippo eretto nel punto dell’eccidio dove, alle ore 19,15, ci sarà la commemorazione ufficiale.

Alla manifestazione di ricordo interverrà il Senatore Luigi Manconi, Presidente della Commissione straordinaria per la tutela dei diritti umani.

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