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Cronaca

JESI BRILLANTE OPERAZIONE DEI CARABINIERI, ARRESTATI TRE CATANESI

JESI, 24 luglio 2017 – Sono stati arrestati a Jesi gli autori di due rapine nella giornata di sabato 22 luglio. A spiegare in dettaglio l’operazione condotta dai carabinieri di Jesi è stato il maggiore Benedetto Iurlaro comandante della compagnia jesina.

I banditi avevano assaltato le Poste di San Giovanni in Marignano (Rn) con il volto nascosto dai passamontagna. Entrati nell’ufficio postale hanno ripulito le casse per poi fuggire.

Qualche ora più tardi sono tornati in azione a Mantova, oltre 200 km di distanza, sempre in un ufficio postale.

La fuga dei tre rapinatori – tutti originari del Catanese – è stata interrotta dai carabinieri: intercettati a bordo di una Fiat 500 al casello autostradale di Montemarciano, dove i militari si erano appostati guidati dal maresciallo  Fabio Del Beato, i banditi non hanno potuto far altro che arrendersi.

Sul posto veniva eseguita una meticolosa perquisizione veicolare e personale, durante la quale venivano rinvenute – nascosti in un sacco di colore rosso – una ingente somma di denaro, mentre in un borsone indumenti per il travisamento e numerosi attrezzi da scasso.

Condotti in caserma per ulteriori accertamenti è stato scoperto che all’interno della sacca contenente il denaro una distinta di versamento di euro 445,62 recante il timbro dell’ufficio postale di Sermide, che permetteva di stabilire oltre ogni ragionevole dubbio la loro responsabilità delle rapina perpetrate in Romagna ed in Provincia di Mantova.

Pertanto, nei loro confronti veniva eseguito d’iniziativa un fermo di indiziato di delitto, nel corpo del quale gli veniva contestato il reato di rapina aggravata continuata in concorso e la ricettazione, essendosi serviti per la rapina di San Giovanni Marignano dell’autovettura Fiat Tipo risultata provento di furto ai danni di una persona del luogo.

Tutti e tre, come da disposizione del PM di turno, sono stati  rinchiusi presso la Casa Circondariale di Ancona.

Si tratta di R. C., 29 anni, R.V., 44, e G.S., 29.

Recuperata anche la refurtiva, che ammonta a circa 60mila euro.

Due dipendenti dell’ufficio postale di San Giovanni, che dopo la rapina avevano accusato un lieve malore, sono stati portati in pronto soccorso e dopo gli accertamenti del caso dimessi.

Il Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Jesi, comunque, già a partire dal 2016, aveva iniziato a studiare attentamente il fenomeno delle rapine agli uffici postali  e  tutti gli eventi erano connotati da un identico modus operandi.

Tra agosto e marzo 2017 venivano perpetrate 3 rapine ai danni di altrettanti uffici postali: una a Monte Roberto, una a Pianello Vallesina ed una a Marzocca di Senigallia.

In due di esse, gli autori servendosi di una mazza a manico lungo da carpenteria avevano divelto la vetrata antisfondamento degli ingressi facendo irruzione proprio nel momento in cui si stavano caricando gli ATM.

Partendo da questo dato e dal fatto che per la rapina di Monte Roberto era stato utilizzato un motoveicolo rubato e successivamente rinvenuto in zona Ponte Magno, era verosimile pensare  che gli autori potessero trovare collocazione in questa zona.

Così, si incominciava ad approfondire il fenomeno, comunicando a vari comandi dell’Arma del centro Italia le modalità esecutive della commissione delle rapine, indicando loro alcuni soggetti potenzialmente capaci di commettere tali reati.

E sabato la rete è stata tirata con grande successo ed altrettanto merito da parte degli uomini dell’arma.

e.s.

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