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JESI 90 CANDELINE PER LA JESINA CALCIO: APERTA UFFICIALMENTE LA MOSTRA

 di Evasio Santoni


Jesi, 15 marzo 2017 – 15 marzo 1927 – 15 marzo 2017: la Jesina compie 90 anni. Una storia lunga fra gioie e dolori, fra salite e discese, fra esultanze e grida strozzate in gola.

Ma soprattutto 90 anni di passione.

Per spegnere le candeline si sono ritrovati in tanti presso il Palazzo dei Convegni di Jesi per l’inaugurazione di una mostra celebrativa che ricorda le gesta di una squadra di calcio con i tanti successi ottenuti, alcuni davvero importanti ed indimenticabili.

Tra i relatori l’attuale presidente Marco Polita, il presidente della Figc Marche Cellini, il sindaco di Jesi Massimo Bacci, l’assessore allo sport Ugo Coltorti.

A presentare il giornalista di Qdmnotizie Pino Nardella.

Polita ha raccontato dei momenti amari ma anche di quelli belli e straordinari, dichiarandosi orgoglioso di essere in questo momento il primo dirigente. “Ero un tifoso quando ad Arezzo insieme ad altri 6.000 concittadini eravamo lì a festeggiare la promozione ed ero un tifoso con le lacrime agli occhi quando il pareggio casalingo con il Brescia ci punì e sancì la retrocessione. Un presente – ha proseguito Polita – che ci vede comunque protagonisti. Per cogliere l’obiettivo salvezza e mantenere la categoria manca poco ma io credo che si possa ancora sognare per un qualcosa di migliore”.

L’intervento di Coltorti è stato un amarcord vero e proprio. L’assessore, ex giocatore, elencando uno ad uno i suoi ex compagni di squadra presenti in platea, ha ricordato due momenti importanti della sua carriera leoncella. Il primo, il debutto. “Un mercoledì di Coppa – ha detto Coltorti – tra il primo ed il secondo tempo mister Gegè Di Giacomo mi chiama e mi dice se volevo giocare. Risposi di sì. Mi portò dentro lo spogliatoio, mi mise davanti allo specchio e mi tagliò il ciuffo dei capelli che avevo e poi: adesso va e gioca”. L’altro ricordo dell’assessore riguarda i ritiri alla famosa Casa Bianca presso l’azienda del presidente Leopoldo Latini dove Cristina, Rita e Giuliana lo trattavano come un figlio: “Non solo a me ma a tutta la squadra”.

Prima del taglio del nastro della mostra celebrativa che resterà aperta fino a domenica prossima (orari 10-13 e 17-20) Bacci ha concluso: “Ringrazio l’attuale società per questa continuità di un club che davvero rappresenta la città, viste anche le tante persone qui presenti. Invito tutta la dirigenza a continuare su questa strada sperando che la società sia sempre gestita da jesini che hanno caratteristiche importanti e fondamentali per far bene e dare lustro a questo sport”.

In platea il presidentissimo Leopoldo Latini, ex dirigenti, giornalisti che hanno scritto e raccontato la storia del club, l’ex presidente Massimiliano Ricci, Sebastiano Carzedda, mister Ferretti, Amici, Bacci, Morici, Giovanni Trillini, Venturini – l’allenatore della jesina che nel 1994-95 ha vinto l’ultimo campionato – gli ex direttori sportivi Alessandro Cossu e Diego Carzedda,  tantissimi ex giocatori: Barboni, Rango, Ceppi, Recchi, Filipputti, Bonacci, Buffone, Gianni Gasparetti, Retini, Torresi, Bernardini, Amadei, Massimi, Bonacci, Tamellin, Micheloni, Piattella, Giaccaglia, Barchiesi e tantissimi altri.

Molti di questi, quelli della finale di Arezzo nel maggio del 1981 contro il Riccione per la promozione in serie C2, si ritroveranno a pranzo in un noto ristorante di Jesi sabato prossimo dopo aver insieme visitato la mostra.

Presente all’inaugurazione l’attuale squadra della Jesina con in testa capitan Tafani e Kevin Trudo e, ovviamente, anche i tifosi della curva che si sono esibiti con qualche coro da stadio per il piacere ed i ricordi di tutti.

 

 

 

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