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JESI A PALAZZO BISACCIONI LA MOSTRA DI ARTE POVERA FRA DISEGNO E FOTOGRAFIA

JESI, 20 luglio 2018 – Come annunciato nei giorni scorsi, si è inaugurata questo pomeriggio nelle sale espositive di Palazzo Bisaccioni l’originale mostra “Dentro un cielo compare un’isola”. L’originalità dell’evento sta nel fatto che le 34 opere esposte al pubblico non sono le classiche tele ad olio o acquerelli di artisti più o meno noti e affermati, ma disegni e fotografie realizzate da artisti italiani nel periodo storico che va del 1963 al 1980.

Questa raccolta, supportata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, è, in buona sostanza, la dimostrazione al pubblico de “Le arti povere in Italia fra disegno e fotografia”.

La mostra, che rimarrà aperta fino al 4 novembre prossimo, è stata presentata questa mattina (20 luglio) dal segretario generale della Fondazione, Mauro Tarantino, e dal curatore dell’evento, Andrea Bruciati. Come già detto, sono 34 le opere realizzate da altrettanti artisti, tra i quali i marchigiani Giacomelli e De Dominicis; trentaquattro immagini “per raccontare – è stato detto – da un particolare punto di vista, quello della grafica e della fotografia, un movimento artistico italiano che ha avuto, per fortuna critica e di mercato, un’eco internazionale negli ultimi 50 anni: l’Arte Povera. Era dai tempi del futurismo che l’arte italiana non fuoriusciva dai confini nazionali provocando una risonanza culturale che investì tutti i Paesi occidentale, così l’are povera prima e la Transavanguardia poi hanno segnato un profondo mutamento nel linguaggio artistico che influirà sullo sviluppo delle correnti artistiche a venire”.

Una esposizione, quella aperta a Palazzo Bisaccioni, da vedere ed apprezzare da qui al 4 novembre prossimo, anche se, inizialmente, l’accesso alle sale espositive potrebbe diventare un po’ difficile. Questo perché proprio oggi sono iniziati i lavori di completamento degli scavi che da mesi e mesi aspettavano una soluzione.

Come riportato in un altro servizio i resti medioevali venuti alla luce a seguito del rifacimento del fondo della piazza Colocci saranno dapprima coperti con teli protettivi (leggi qui), successivamente gli scavi saranno riempiti con materiale inerte. Una volta completato questo primo intervento si procederà al rifacimento della massicciata stradale proprio in quella parte della Piazza fino ad ora rimasta fuori dagli scavi, vale a dire quella prospiciente l’ingresso alla mostra.

Sedulio Brazzini

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