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JESI ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE E SENSORIALI ALLA STAZIONE FERROVIARIA

JESI, 6 giugno 2018 – Un occhio attento sulla situazione della stazione di Jesi e sull’impossibilità di persone diversamente abili di poter prendere un treno, viaggiare, spostarsi in autonomia, vivere, in poche parole.

Questa in sintesi la conferenza stampa che si è tenuta oggi in stazione a pochi metri dal primo binario, voluta da Antonio Massacci presidente Anfass Jesi e Renato Biondini, dell’associazione Luca Coscioni cellula di Ancona il cui slogan principale è ‘”Dal corpo dei malati al cuore della Politica”.

Un grido inascoltato che ad oggi ha portato ad un impegno seppur minimo da parte della Rete ferroviaria Italiana  che per il prossimo anno si impegna a ridurre i disagi al minimo  “compatibilmente con la pianificazione finanziaria attuale”.

Gli impegni sono molti:
–  Riqualificazione dei marciapiedi con sostituzione della pavimentazione con percorsi tattili
– installazione di tre nuovi ascensori per raggiungere i binari
– Miglioramento dell’accessibilità alla stazione con nuove rampe.

L’intervento  poi discusso in consiglio regionale da Zaffiri  è un altro traguardo che porta il Presidente  e la Giunta regionale  ad intraprendere ogni azione utile nei confronti di Rete Ferroviaria Italiana – RFI, affinché sia nella stazione ferroviaria di Jesi che in tutte le altre stazioni delle Marche vengano realizzati interventi di abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali al fine di garantire la piena fruibilità dei servizi ferroviari da parte di tutti gli utenti.

“Quello che noi diciamo è che  a seguito del fatto che in Italia non c’è uno stato di diritto le leggi e principi che sono state emanate nel corso degli anni anche a tutela delle persone con disabilità non vengono rispettate come per esempio l’art. 3 della Costituzione “dichiara Biondini ” Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione  di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

c.ade.

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