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JESI AL “CARLO URBANI” ARRIVA IL TIR DELLE MALATTIE CARDIACHE

Domani giornata di prevenzione con dimostrazioni di primo soccorso e per effettuare anche una serie di valutazioni cliniche

JESI, 18 settembre 2019– Domani, giovedì 19 settembre dalle 10 alle 18 all’ospedale “Carlo Urbani“, farà tappa il Tir allestito dall’Associazione Italiana Scompensati Cardiaci (Aisc) che, da alcuni anni, tocca diverse città italiane.

La struttura jesina, che fa capo al dottor Marco Candela, direttore del Dipartimento di Medicina dell’Area Vasta 2, è stata riconosciuta come Centro Aisc per la regione Marche e come punto di riferimento per i pazienti associati.

Sarà inserita nelle iniziative che vengono organizzate durante l’anno e, in particolare, nel corso delle giornate sulla diffusione della conoscenza dello scompenso cardiaco per sensibilizzare la popolazione su questa patologia, sull’attenzione ai sintomi, sulla gestione dell’evento in emergenza e, soprattutto, sull’importanza della prevenzione mediante stili di vita corretti e seguendo, in modo rigoroso, le cure mediche.

Il Tir dello scompenso cardiaco, riconoscibile per il cuore stilizzato e la scritta Aisc, ha programmato un tour capillare in Italia da giugno a ottobre, con soste in diverse città e incontri aperti.

Marco Candela

Il dottor Marco Candela

A tutti gli interessati (pazienti e non) viene offerta la possibilità di iscriversi gratuitamente all’associazione, ricevere documentazione informativa e effettuare in loco, gratuitamente, una serie di valutazioni cliniche sulla patologia. Quest’anno, inoltre, il tir Aisc, più capiente rispetto al passato, ospiterà personale specializzato per effettuare dimostrazioni e interventi di primo soccorso, indispensabili per coloro che assistono un paziente scompensato, o che possono trovarsi in situazioni di emergenza. S

econdo i dati più recenti, 14 milioni di persone in Europa e oltre di 1 milione in Italia convivono con lo scompenso cardiaco, patologia che registra ogni anno l’insorgere di nuovi casi, indicativamente 20 ogni 1.000 persone tra 65 e 69 anni e più di 80 casi ogni 1.000 tra gli over 85.

Lo scompenso cardiaco è la causa più comune di ricovero tra gli ultrasessantacinquenni e si stima che, entro il 2020, rappresenterà la terza causa di decessi in tutto il mondo. Nonostante questo, il livello di consapevolezza da parte della popolazione è ancora molto basso e richiede una costante opera di informazione e sensibilizzazione.

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