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Cronaca

JESI AL “CARLO URBANI” REUMATOLOGIA CHIUSA PER UN ALTRO MESE (DOPO LUGLIO E AGOSTO): SCOPPIA LA PROTESTA

Pasquale Liguori, presidente del TdM

Pasquale Liguori, presidente del TdM

JESI, 4 settembre 2015 – Nei mesi scorsi, in previsione della riduzione di personale a causa delle ferie estive, scartata la proposta di accorpamento fatta ad inizio estate, era stata decisa la chiusura della degenza nella Clinica Reumatologica di Jesi nei mesi di luglio e agosto. Il 1° settembre, dunque, la Clinica avrebbe dovuto riprendere la sua attività, ma questo non è avvenuto. Anzi, è stato comunicato che la chiusura si protrarrà per tutto il mese di settembre sempre che, dicono all’Associazione Malati Reumatici Marche (A.M.R.) e al Tribunale per i diritti del malato (Tdm) non “ci saranno sorprese” tali da ulteriormente peggiorare la situazione dei tanti pazienti della zona e di quanti provengono anche da fuori regione. “Già prima della chiusura le liste di attesa per i ricoveri erano inaccettabili – scrivono in un comunicato congiunto i responsabili di A.M.R. e Tdm – ora, dopo tre mesi di blocco, ammesso che il reparto venga riaperto a fine settembre, ci chiediamo come si potranno recuperare i tre mesi di inattività del reparto e permettere ai pazienti di poter accedere alla struttura. Durante il periodo di chiusura – chiariscono Stella Rossi e Pasquale Liguori delle due entità che denunciano il fatto – sono stati garantiti solo 4 posti letto per le emergenze; i pazienti sono stati gestiti al meglio delle possibilità ambulatoriali o dirottandoli verso altre strutture”. In pratica, nonostante le difficoltà, si è riusciti a “garantire la continuità terapeutica e il follow-up dei pazienti in trattamento con farmaci biologici, ma tutti gli altri?”. Già, tutte le decine e decine di cittadini che

Disagi in vista per gli utenti: Reumatologia chiusa per tutto il mese di settembre

Disagi in vista per gli utenti: Reumatologia chiusa per tutto il mese di settembre

avrebbero avuto necessità di sentirsi assistiti da quella sanità pubblica che a Jesi e in Vallesina comincia a latitare. AMR e TDM denunciano anche che, a dispetto di quanto predicato dai politici e tecnici della sanità negli anni e mesi passati, le liste di attesa per la prima visita ambulatoriale (stiamo sempre parlando di reumatologia) è “ad ottobre 2016, per i controlli di routine si arriva alla seconda metà del 2017. Per non parlare dei ricoveri. Per quelli urgenti servivano, prima della chiusura, 45 giorni; un tempo lunghissimo che una persona ammalata non può e non deve attendere … Tutto questo nel silenzio più assoluto” denunciano AMR e Tdm ancor più arrabbiati perché, avendo chiesto un incontro al Sindaco di Jesi prima della chiusura della clinica reumatologica, “stiamo ancora aspettando una risposta”. Non solo il primo cittadino viene chiamato in causa, ma anche “l’allora direttore di Area Vasta 2, Stroppa, il quale aveva promesso di ridurre il periodo di chiusura da due mesi ad uno, non c’è bisogno di dire che le promesse ancora una volta non sono mantenute”.  Il comunicato inviato alla stampa si chiude con un auspicio, “che il nuovo direttore di area vasta, ing. Bevilacqua, e il nuovo presidente della Regione Marche, Ceriscioli, abbiano intenzione di mettere finalmente e definitivamente mano alla incresciosa situazione dei malati reumatici delle Marche e che rivedano la decisione di prorogare la chiusura del reparto; questo è l’aupicio di A.Ma.R Marche e del Tribunale dei Diritti del Malato”. Oltre, aggiungiamo noi, dei tanti cittadini che, loro malgrado, soffrono di tale patologia clinica.
E questo sarebbe l’ospedale modello, il luogo di cura da suscitare le invidie degli altri presidi medici della Regione?
(Sedulio Brazzini)

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