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Cronaca

JESI Al “Carlo Urbani” ritornano a imperversare le zanzare

Si ripropone ancora l’annoso e spinoso problema che interessa l’ospedale, insopportabile la loro presenza

JESI, 12 maggio 2020 – Eccole, ancora, le zanzare in alcuni reparti dell’ospedale Carlo Urbani. Tornate con i primi caldi, i fastidiosi insetti hanno già cominciato a invadere alcune aree dell’ospedale dove proprio in questi giorni la Marina Militare sta smontando il presidio medico avanzato allestito per l’emergenza sanitaria legata al Covid-19.

Via la Marina, dunque, graditissima ospite, si insediano, appunto, ospiti dei quali, invece, si farebbe proprio a meno: costituiscono un serio problema che si ripete annualmente nella struttura sanitaria jesina.

ospedale carlo urbani

L’ospedale “Carlo Urbani”

A segnalare la presenza dei fastidiosi insetti più di un paziente e tra questi anche il parente di una donna che in questi giorni si trova ricoverata nel reparto di Cardiologia. I familiari precisano che il personale sanitario sta svolgendo un egregio lavoro di assistenza ma che la presenza delle zanzare è insopportabile.

La questione è nota: da anni i pazienti segnalano la presenza di zanzare in diversi reparti. Nel 2015 era toccato a Ostretricia e Ginecologia, più di recente anche uno jesino ricoverato per aver contratto il Covid-19 aveva lamentato la medesima situazione.

È di questi giorni il racconto di alcuni familiari dei ricoverati: «Il reparto di Cardiologia è invaso letteralmente da zanzare di tutte le dimensioni e da altri insetti vari, così che i pazienti, per la quantità delle punture subite, sembrano come se fossero ammalati di vaiolo».

L’ospedale sorge in zona di campagna e, come dall’Asur altre volte era stato sottolineato, con l’innalzamento delle temperature gli insetti proliferano riproducendosi là dove viene raccolta l’acqua piovana nel complesso della struttura sanitaria e nelle caditoie.

In programma disinfestazioni, come in passato e, stando così le cose, anche in futuro.

Insomma, un problema che sembra destinato a perpetuarsi nel tempo.

(e.d.)

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