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Jesi Al “Piccolo” i piccoli pianisti crescono

Domenica 18 dicembre sul palco si esibiranno gli allievi dello Studio Musicale Crescendo di Marta Tacconi, incasso della serata devoluto all’Unicef

di Giovanni Filosa

Jesi, 16 dicembre 2022 – La manifestazione del 18 dicembre, intitolata “Piccoli Pianisti Crescono”, in scena al Piccolo di San Giuseppe, è un evento all’insegna della collettività e della solidarietà: protagonista della serata – che rappresenta l’ultimo tassello di un appuntamento collettivo con la pianista Marta Tacconi e la sua Scuola Musicale – oltre alla musica, sarà Unicef, cui verrà devoluto l’incasso della serata.

Sul palco si esibiranno gli allievi pianisti dello Studio Musicale Crescendo. Ad oggi, dice Marta, «si contano sulle dita di una mano i posti ancora disponibili in sala per partecipare alla nostra festa musicale e per scambiarsi gli auguri di Buone Feste!!!».

Il nostro giornale è stato testimone di tutti gli eventi che si sono svolti, tre fino ad oggi, fra novembre e dicembre, indice di interesse profondo da parte del mondo della comunicazione per questo approccio col mondo della musica e non soltanto. 

Ripercorriamo gli ultimi due appuntamenti, ricordando il primo, intitolato “Il ritmo della lentezza”, una conferenza-concerto che ha visto come protagonista l’interessantissimo connubio tra la nutrizione e la musica.

A guidare la serata, è stata la dottoressa nutrizionista Letizia Saturni, accompagnata da tre momenti musicali a cura di tre giovanissimi pianisti, Bianca Branchesi, Geremia Nocelli, Anna Ferretti.

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Con Dante Ricci
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Difficile poter pensare di riuscire ad approfondire e coniugare due temi così all’apparenza lontani, mondi che sembrerebbero non potersi incontrare mai. Ma Letizia Saturni ha sfondato un muro che si pensava celasse misteri o conoscenze incompatibili. O quasi.

Invece il ritmo della musica e il ritmo della nostra giornata, che ha nel nutrimento sano e diviso nelle intere 24 ore la parola d’ordine, hanno tempi che ci consigliano di stare attenti e di gestire con armonia, appunto, ma anche con criterio che metta all’angolo, come un puglie suonato, l’affanno e la corsa che oggi opprimono la nostra quotidianità. Che ci mandano fuori tempo per la voglia di raggiungere l’obiettivo. Ma non subito, addirittura… per ieri.

E allora, con una chiacchierata profonda e simpaticamente comunicativa, fra musica e orologi che tic toccano la quotidianità, la dottoressa Saturni ci ha detto che, come nei vari tempi musicali, è in fondo valido il detto “festina lente”, “affrettati lentamente”. Due concetti antitetici, un ossimoro, velocità e lentezza. Adelante, con judicio.

L’altro appuntamento, che ha incuriosito ma soprattutto coinvolto la nostra comunità, è stata la giornata, domenica 11 dicembre, dedicata in grande parte alla musica del compositore jesino Giancarlo Aquilanti.

Leggi anche: Jesi / Al “Piccolo” appuntamento con clarinetti e pianoforte

I clarinettisti Guido Arbonelli e Natalia Benedetti e la pianista Marta Tacconi hanno eseguito la “Sonata per due clarinetti e pianoforte” del compositore jesino dedicata, nel 2016, proprio alla coppia di fiati perugina.

L’apertura del concerto è stata affidata a tre giovani promesse pianistiche dello Studio Musicale Crescendo: Vanessa Giulioni, Lucia Maria Vitali, Beatrice Fraboni, che hanno eseguito musiche di Chopin e Rachmaninov. Un pomeriggio anch’esso speciale, la scoperta, in prima assoluta in Italia, di questo gioiello musicale, che abbraccia, in tempi diversi, la vita del maestro Aquilanti, suscitando nel pubblico emozioni, interagendo con il compositore quasi si vivesse, insieme, attimi che hanno segnato solchi di un’esistenza.

«Serenità, leggerezza, spensieratezza del primo movimento, introspezione, intimità anche drammatica nel secondo, un severo ragtime nel terzoun elogio all’equilibrio sopra la follia», a dirla con Marta Tacconi.

Il trio ha lavorato in un silenzio assordante, il pubblico ha compreso il significato di questa grande sonata che appartiene alla musica contemporanea ma che ha la profondità di coinvolgere in senso assoluto, per i momenti di grande musica che nasce da una ispirazione nell’immenso retroterra culturale del maestro Aquilanti.

(foto in primo piano Marta Tacconi e Dante Ricci)

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