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JESI Al via la mostra fotografica “Inganni di Luce”
4 Febbraio 2021
L’iniziativa artistica al negozio Prisma Computer di via San Francesco, visitabile dal martedì al sabato, filo conduttore il fuoco
JESI, 4 febbraio 2021 – Visitabile da ieri la mostra fotografica “Inganni di Luce” presso il negozio Prisma Computer di via San Francesco. Per due mesi sarà visitabile dal martedì al sabato, la mattina dalle 9 alle 12.30 e il pomeriggio dalle 17 alle 20.
Un’iniziativa artistica che è appuntamento fisso ormai da due anni, come spiega il proprietario Federico Pace: «Per me è un esercizio cultuale, non lo faccio per motivi commerciali. È un modo per coinvolgere le persone, i visitatori estemporanei che possono giungere qui casualmente per l’assistenza ad esempio, poi vedono le immagini e rimangono colpiti. Mi piace creare un ambiente che stimola la conversazione, lo scambio di idee e di storia».
Gli incontri passati hanno visto susseguirsi temi e protagonisti diversi: da un viaggio sulle colline marchigiane ai disegni preparatori dei murales di due street artist jesini. Nel locale è stata ospite anche una scuola di pittura, i cui ragazzi hanno potuto esporre sulle pareti i loro progetti di fine corso.
«Vorrei dare la possibilità anche a persone meno conosciute di esprimere la propria passione. Credo sia importante, soprattutto in questo periodo», sottolinea Federico che non è solo un commerciante, tra i suoi interessi, infatti, ci sono la storia dell’arte, la letteratura e la pittura. Recentemente ha tenuto una conferenza al Circolo fotografico Massimo Ferretti sul paesaggio.
Filo conduttore dell’esposizione è la luce del fuoco. Fin dai tempi remoti archetipo della creazione, questa immagine spinge l’occhio umano a guardare oltre, a scaldarsi con il potere delle storie e della fantasia. Molteplici infatti sono i riferimenti: è il sacro fuoco delle Vestali, sono gli apostoli che nel giorno della Pentecoste furono trasformati in fiamme capaci di esprimersi in diverse lingue o ancora possono essere i dannati Ulisse e Diomede, intrappolati nel fuoco infernale di Dante.
Cora Ceccarelli
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