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Cronaca

JESI Alla Fontana dei leoni a farla da padrone sono i piccioni

Galleggia una quantità impressionante di penne, ci sono sporcizia e persino la carcassa di un volatile

JESI, 10 settembre 2020Fontana dei Leoni nel più completo abbandono: sporcizia di ogni genere sulle parti in pietra e nell’acqua, invasione dello stuolo di piccioni che occupano molti dei palazzi che si affacciano su Piazza Federico II e che, di conseguenza, espellono i loro escrementi sull’opera voluta dal gonfaloniere Alessandro Ghislieri nel lontano 1845 su progetto dell’architetto Raffaele Grilli, realizzata dallo scultore Luigi Mancini.

La fontana dei… piccioni

In queste ultime settimane si fa un gran parlare sull’eredità lasciata dal vignettista Cassio Morosetti alla sua città natale, denaro – 2 milioni di euro –  da utilizzare per lo spostamento del complesso monumentale laddove era stato collocato inizialmente nel 1845, vale a dire in Piazza della Repubblica. Quel testamento stabilisce anche in un anno il tempo a disposizione per l’operazione. A sentire la gente sarebbero molti i favorevole all’operazione, per lo più quelli che ricordano lo spostamento della fontana in piazza Federico II avvenuto nel 1949.
Al di là di queste schermaglie c’è una realtà che purtroppo mette in cattiva luce non tanto l’attuale sistemazione, quanto lo stato di abbandono in cui versa l’opera del Mancini. Andiamo con ordine partendo dalla pressoché totale mancanza di igiene. Questa è dovuta dalla presenza di un consistente numero di piccioni che quotidianamente staziona sulla piazza, arrampicati sulla facciata del Teatro Moriconi o sul tetto dello stesso.

Questi volatili hanno scelto la Fontana dei Leoni come luogo di ristoro idrico, avendo la possibilità si abbeverarsi o dai getti dei leoni o da quelli dei tritoni. Un lungo stazionamento sulla fontana induce i volatili ad eliminare i propri escrementi nella zona. Ecco che allora i leoni accosciati, i tritoni e tutte le altre parti del mnumento, sono caratterizzati da una presenza pericolosa di escrementi che, oltre a mettere a rischio l’igiene e la salute, danno un’immagine non certo esaltante della cura che la città dedica alle sue bellezze.

Come se tutto ciò non bastasse ecco la situazione attuale. Sull’acqua della vasca galleggia una quantità impressionante di penne di piccione, qualche sporcizia gettata dall’uomo e, addirittura, la carcassa di un piccione che era lì da almeno un paio di giorni, nonostante la segnalazione dei cittadini. Per finire segnaliamo il preoccupante colore assunto dall’acqua. Tanto scuro da non far intravedere il fondo.

Insomma, vista la situazione e considerato che in quella Piazza transitano anche quanti seguono le orme dello Stupor Mundi relegato in un angolo, forse sarebbe opportuno ripulire più spesso.

Sedulio Brazzini

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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