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Cronaca

Jesi Alla Pietra d’Inciampo a Giulio Ottolenghi per non dimenticare

Giorno del Ricordo, stamattina la celebrazione in presenza dell’assessore Luca Brecciaroli in Largo Grammercato: «Tramandiamo tutti insieme l’abominio che si è compiuto»

di Tiziana Fenucci

Jesi, 28 gennaio 2023 – Si è svolto stamattina l’incontro presso la Pietra d’inciampo in Largo Grammercato dedicata a Giulio Ottolenghi. Alla commemorazione, organizzata nell’ambito degli eventi per il Giorno della Memoria (27 gennaio), era presente l’assessore alla memoria storica Luca Brecciaroli che ha aperto la celebrazione con parole di ringraziamento a tutte le associazioni che si sono messe in rete, in questa occasione, creando un ricco calendario di iniziative profonde e diversificate.

«Di Giulio Ottolenghi abbiamo ben poche informazioni, soltanto che è stato assassinato nel campo di concentramento di Auschwitz, la cui liberazione è avvenuta proprio il 27 gennaio 1945, data che ha sancito la commemorazione del Giorno della Memoria. Una giornata che ci serve per ricordare e per tramandare tutti insieme l’abominio che si è compiuto».

«Giulio Ottolenghi dobbiamo ricordarlo prima di tutto come persona, perché uno dei fenomeni che riguardano quel periodo buip della nostra storia è rappresentato proprio dalla spersonalizzazione degli uomini, trattati come numeri».

A intervenire sono stati anche il consigliere comunale del Pd, Filippo Bartolucci, Il presidente dell’Anpi provinciale, Daniele Fancello, la presidente dell’Anpi diJesi, Rosalba Cesini, Lorenzo Grilli dell’associazione Inpact e il professor Vittorio Massaccesi. Tra gli altri, presenti i consiglieri Filippo Cingolani, Rudi Curzi, Agnese Santarelli, e il segretario del Pd Stefano Bornigia.

La cerimonia si è conclusa con l’apposizione di un sassolino simbolico da parte di Luca Brecciaroli, sulla Pietra d’inciampo, in memoria di Giulio Ottolenghi.

Questo pomeriggio altre due iniziative concluderanno il calendario di eventi per il ©riproduzione riservata: la conferenza Nebbie d’agosto, alle ore 17 a Palazzo dei Convegni, in cui si parlerà del ruolo di infermieri e medici sotto lo stato nazista e, alle 18.15, sempre a Palazzo dei Convegni La musica che resta, musica e letture sulla Shoa, organizzata dal Canzoniere dell’Anpi Jesi, Gruppo ArciVoce di Jesi e con il patrocinio del Comune.

Fino al 19 febbraio, inoltre, a Palazzo Bisaccioni continuerà la mostra William Congdonin the death of one.

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