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JESI ALLARME SICUREZZA, CARANCINI (CGIA): “IMPRENDITORI E COMMERCIANTI I PIÙ ESPOSTI”

JESI, 10 ottobre 2018 – Nel mirino della criminalità ormai ci sono loro, commercianti e imprenditori. Alla luce degli ultimi fatti di cronaca accaduti negli scorsi giorni ai danni di aziende e imprese artigiane della zona (leggi l’articolo), Giuseppe Carancini segretario Cgia Confartigianato Jesi parla della situazione sicurezza: “La situazione non è sicuramente facile per gli imprenditori e i commercianti tutti che sono in generale le persone più esposte a fenomeni come questi che ormai interessano sempre più la nostra città”, continua l’analisi “molto spesso atti criminosi sono perpetrati da giovani senza freni, con situazioni delicate alle spalle  e la mia paura più grande è che prima o poi la situazione possa sfociare in qualcosa di ben più grave di un furto da qualche centinaia di euro” – precisa Carancini – “con questo non voglio sminuire la situazione anzi vorrei puntare l’attenzione sui fatto accaduti recentemente”.

Sembra infatti che alcuni furti probabilmente messi a segno da bande organizzate, altri siano opera di giovani alla ricerca di denaro liquido da portar via.

Se però questi malintenzionati  trovassero all’interno dell’esercizio commerciale qualcuno che  si opponesse con decisione o tentasse di richiamare l’attenzione di colleghi, gridando o minacciando di chiamare le forze dell’ordine, ci chiediamo, quale potrebbe essere la reazione più immediata: fuga o attacco?

Le stesse perplessità ce le ha riferite Carancini che chiede “una maggiore presenza delle forze dell’ordine a presidio del territorio, soprattutto delle zone più sensibili della città ed una certezza che una volta intercettata e arrestata una banda criminale, i responsabili non siano messi di nuovo in libertà, pronti a colpire ancora”.

Terrmina Carancini: “Da parte nostra chiediamo anche a imprenditori e commercianti di tutelarsi il più possibile con impianti di videosorveglianza interni ed esterni alle attività ma sicuramente più controlli da parte delle forze preposte (leggi l’articolo) che, sicuramente già fanno un ottimo lavoro ma che, non per loro responsabilità, non riescono a coprire un territorio così vasto soprattutto di notte”.

(c. ade.)

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