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Cronaca

JESI ALUNNI DELLA “MARTIRI”: «LA SCUOLA VA AGGIUSTATA PRESTO»

«Per renderla più sicura» scrissero nel 2017 ma si prolungano i tempi di consegna per l’edificio di via Asiago con i trasferimenti che continueranno in tre altri edifici scolastici

JESI, 12 settembre 2019Lunedì 16 settembre prenderà il via l’anno scolastico. A Jesi si registrano carenze in alcuni istituti causate dalla lungaggine dei lavori, da manutenzioni mai avviate, da piccoli interventi che non vengono commissionati.

Emblematica la situazione del plesso di via Asiago, la scuola elementare ‘Martiri della Libertà’, dove i lavori dovevano essere consegnati a fine marzo 2019. La ristrutturazione e l’adeguamento necessari si sono allungati e ad oggi non esiste una data precisa di consegna tanto da far pensare che passerà un altro anno scolastico durante il quale gli alunni si dovranno dividere tra la Federico II di piazzale San Savino, la Gemma Perchi di via Musone – con il problema del Ponte San Carlo invalicabile per i bus scolastici -, la Mazzini di via XXIV maggio.

Problemi al tetto in una scuola dell’infanzia cittadina

Quella di via Asiago è una lungaggine annunciata, forse causata dal fatto che all’inizio chi dovere non aveva capito e valutato sino in fondo le problematiche esistenti come la criticità antisismica. Addirittura si erano ipotizzati interventi con gli alunni a svolgere comunque le lezioni all’interno dell’edificio.

Quello che stava accadendo alla Martiri, comunque fu posto all’attenzione della cittadinanza durante la serata del dicembre 2017 al Teatro Pergolesi  durante lo spettacolo del Buonasera Marche Show quando quattro alunne e la loro maestra lessero la letterina indirizzata a Babbo Natale, e in particolare al suo aiutante per l’occasione, nell’immaginario delle scolare il Sindaco Massimo Bacci, presente, chiedendo di portare in dono la sistemazione del tetto della mensa scolastica della Martiri.

«Lo sai Babbo Natale che nella mia scuola ci piove dentro? A mensa un bambino della quarta diceva che hanno un secchio al centro dell’aula, che il soffitto goccia. Ho sentito mamma, che è rappresentante di classe, dire che sarebbe ora che la scuola fosse messa a norma. Ho chiesto cosa volesse significare e lei mi ha spiegato che dovrebbero aggiustarla per renderla più sicura, che se c’è il terremoto almeno non cade. Sai che ti dico Babbo Natale: io e i miei compagni abbiamo una gran paura del terremoto. Che ne dici di aggiustare al più presto la nostra scuola? Sarebbe un magnifico regalo».

Il Sindaco quella sera rispose in maniera anche ironica, un po’ contrariato dall’enfasi della letterina letta, ma poi, a distanza di sette mesi, i lavori iniziarono.

Oggi sono ancora in corso e le previsioni di consegna sono difficilmente ipotizzabili stando tutto il pregresso.  Si ipotizza anche dicembre 2019 in maniera tale che alla ripresa delle lezioni, a gennaio 2020, l’edificio possa essere riconsegnato alla sua funzionalità, ma sarà molto difficile.

I meno ottimisti, ma forse i più concreti, dicono settembre 2020. Anche altri plessi scolastici però hanno bisogno di interventi, manutenzione, pulizia. Molte le criticità datate, altrettante le segnalazioni pervenuteci soprattutto per ciò che riguarda scuole materne ed elementari.

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