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Cronaca

Jesi Amazon, Bacci: «Mi sento parte integrante di questo traguardo»

Soddisfatto l’ex Sindaco: «Un progetto che la precedente Amministrazione ha contribuito a realizzare, la città si merita questa occasione di sviluppo»

di Tiziana Fenucci

Jesi, 30 dicembre 2022 – Ora che è stato aggiunto un fondamentale tassello nella trattativa per l’insediamento del polo logistico di Amazon all’interporto Marche, ricostruiamo le tappe di un iter politico-amministrativo durato due anni, a partire dalle fasi altrettanto decisive vissute dalla precedente Amministrazione comunale, guidata dall’ex sindaco Massimo Bacci.

A lui chiediamo un commento sul risultato raggiunto e sui risvolti economici che l’insediamento logistico porterà alla città di Jesi.

Come ha vissuto la notizia del traguardo raggiunto nella trattativa con Scannell?

«Sono molto soddisfatto per la città di Jesi che merita una ventata di cambiamento e di nuovo impulso economico. Sono soddisfatto perché mi sento parte integrante del processo che ha dato seguito a questo risultato, un attore che ha contribuito a raggiungere l’obiettivo. In questi ultimi giorni ho ricevuto diverse telefonate di ringraziamento da parte dei principali artefici della difficile trattativa. Chi ha seguito gli sviluppi della vicenda sa bene quanto impegno la nostra Amministrazione, e tutti gli impiegati comunali coinvolti, abbiano messo nel gestirla. Abbiamo sempre creduto in questo progetto, ne conoscevamo le potenzialità e ci abbiamo investito tutto il nostro impegno, la sequenza di atti che risalgono a quel periodo lo dimostra».

Massimo bacci
Massimo Bacci

Ripercorrendo la vicenda Amazon, quali sono le tappe salienti vissute dalla precedente Amministrazione e che ruolo hanno avuto Interporto Marche e Regione Marche nella riuscita del progetto?

«A luglio 2021 è stata presentata l’ipotesi di variante urbanistica che necessitava delle autorizzazioni del Ministero dell’Ambiente e della Provincia di Ancona. Da lì è partito un iter burocratico lungo e complesso. L’atto amministrativo politico fondamentale ottenuto dalla nostra Amministrazione è stato proprio l’adozione della variante urbanistica, arrivata a maggio. Frutto di un grande lavoro per creare l’accordo tra le parti private e ottenere l’approvazione degli enti pubblici. Senza l’approvazione della variante, Interporto Marche non avrebbe dato il via alla vendita dei diritti edificatori».

«La gestione del vecchio Consiglio di amministrazione di Interporto Marche aveva determinato una situazione di stallo che dovevamo superare e ci siamo schierati a favore del rinnovo del Cda. Non si è trattato quindi solo di seguire le procedure amministrative ma anche di prendere una posizione politica forte: nei confronti delle istituzioni, ma anche del tessuto economico del territorio. Non tutti vedevano di buon occhio questo progetto, in Regione solo il presidente Francesco Acquaroli ci ha fornito il suo sostegno, mentre sul territorio alcune forze economiche si opponevano all’insediamento di Amazon».

«Alla nostra richiesta di rinnovo del Cda di Interporto si è unita la presa di posizione di Pierluigi Bocchini, presidente di Confindustria Ancona, anch’essa altrettanto forte, che ha fatto da pungolo alla politica. Stimoli a cui Francesco Acquaroli ha dato seguito con la nomina del nuovo Cda, introducendo due importanti imprenditori jesini Massimo Stronati e Roberta Fileni, che hanno avuto un ruolo determinante per riprendere i rapporti con gli operatori di Scannel e Amazon. Subito dopo la loro nomina, ho passato personalmente a Massimo Stronati i contatti con i loro referenti e con la struttura di Passo Corese, una realtà più piccola del polo logistico previsto a Jesi, ma che nel giro di poco tempo sta già dimostrando grandi risultati per l’economia di quel territorio».

Quali conseguenze avrà secondo lei l’arrivo di Amazon nell’economia della Vallesina?

«A mio avviso l’arrivo del nuovo polo logistico avrà un impatto notevole, non solo sulla città di Jesi e sul territorio della Vallesina ma anche su tutta la provincia e sull’intera regione. Porterà un cambiamento nella visione dell’economia del territorio, risvegliandola da uno stato di inerzia, in cui si è lentamente adagiata dopo la crisi. Basta guardare i dati raggiunti da altri poli logistici Amazon in Italia, per cogliere la grande opportunità in termini di occupazione e sviluppo».

«A livello internazionale una struttura del genere darà di certo visibilità al territorio. La piattaforma logistica che avevamo a disposizione e che non era ancora stata utilizzata nelle sue potenzialità, la presenza di porto, interporto e aeroporto, hanno rappresentato il vero valore aggiunto che ha permesso a Scannel di valutare l’idoneità del nostro territorio all’insediamento del polo logistico di Amazon. Sono orgoglioso di questo traguardo raggiunto, la città si merita questa opportunità di sviluppo, di lavoro, di crescita e di ricchezza».

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