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Jesi Amazon costruirà un mega hub ad alta tecnologia

Il colosso dell’e-commerce al centro di un incontro organizzato dal Club Nova Aesis con il presidente di Interporto, Massimo Stronati, il presidente di Confindustria Ancona, Pierluigi Bocchini, l’architetto Corrado Baldelli

di Pino Nardella

Jesi, 18 febbraio 2023 – Sarà l’hub degli hub quello di Amazon all’Interporto.

Le macchina si è messa in moto, gli escavatori sono da giorni già all’opera per far sorgere il villaggio dove da marzo ci saranno circa 200 persone al lavoro e da maggio a luglio il numero si eleverà a 800.

Eppure questa intrapresa del gigante mondiale dell’e-commerce che non voleva farsi sfuggire l’occasione di avere a portata di mano anche aeroporto e porto, ha rischiato grosso di essere messa in piedi da un’altra parte, che non fosse Jesi.

La serata organizzata al Circolo Cittadino dal Club Nova Aesis è stata interessante perché affidata ai tecnici, come ha rimarcato il presidente del sodalizio, Aldivano Ferrucci, tenuta fuori la politica che, pure, ha avuto un peso rilevante nei ritardi, come ha ricordato uno degli illustri ospiti, il presidente del CdA di Interporto, Massimo Stronati, intervenuto assieme al presidente di Confindustria Ancona, Pierluigi Bocchini e all’architetto Corrado Baldelli, responsabile del progetto Interporto.

Massimo Stronati, presidente CdA di Interporto

«C’è stato un vento contrario – ha sostenuto Stronati – proveniente da settori politico – economici che non vedevano di buon occhio la scelta di Jesi».

E in questo contesto Amazon, attraverso lo sviluppatore Scannell, «ha girato a sua volta lo sguardo da altre parti, come Ravenna o Roncade. Il tempo stringeva e l’unica carta possibile da giocare era quella di spingere l’iter, non affossarlo. Occorreva una sforzo di tutti, e non vanno dimenticati quello dell’ex sindaco Massimo Bacci e del presidente di Confindustria Ancona, Bocchini. Un percorso lungo, a ostacoli, però in otto mesi, dall’insediamento del nuovo CdA (29 marzo 2022), si è riusciti a realizzare quello che non si era fatto prima, nonostante anche due ricorsi, respinti, del primo progettista di Interporto».

Pierluigi Boccini, presidente di Confindustria Ancona

Gli snodi, la cosiddetta delibera di San Floriano (il 4 maggio dello scorso anno) anche se i contatti con lo sviluppatore erano fermi e la variante del settembre scorso.

«Siamo riusciti a proporci con atteggiamento di credibilità di sistema – ha specificato ancora Stronati – e ora dobbiamo continuare per poter essere nel miglior modo possibile accoglienti rispetto al nuovo che arriva, cercando di essere pronti in tutto nel saper gestire questa grande opportunità e in questo la Regione dovrà svolgere un ruolo determinante».

Opportunità che si estrinseca attraverso quello che sarà il magazzino di smistamento di riferimento per il sud Europa, affiancandosi ad altri due sul continente, ad altissima tecnologia e per una superficie di 66mila mq, una lunghezza di oltre 300 metri e un’altezza di 25, completamente ricoperto di pannelli fotovoltaici e pensato per essere al minimo aggressivo nei confronti dell’ambiente.

L’architetto Corrado Baldelli

«All’interno si lavorerà utilizzando droni elettrici, esternamente saranno realizzate dune verdi – ha spiegato l’architetto Baldelli – e laghetti, di importanza anche una viabilità completamente dedicata agli spazi dell’hub, pertanto si procederà all’arretramento delle barriere dell’Interporto».

In mille al lavoro all’interno e altrettanti attirati dall’indotto. Una svolta epocale per una economia che in Vallesina sta languendo da tempo riflesso «di una regione – ha specificato il presidente di Confindustria Ancona – divenuta di transizione, che gravita nel centro sud, un territorio ai margini. Il gap infrastrutturale tiene lontane le imprese. In questo contesto si inserisce Amazon, il che significa, ad esempio, due voli settimanali per gli Usa con ripercussioni rilevanti, in divenire, per l’aeroporto. Occorre, però, anche l’alta velocità sulla linea Adriatica. Amazon significa, in sostanza, far crescere il traffico di persone e merci e, dunque, bisogna crescere tutti. Gli americani avevano deciso di andare via, bravi a Massimo e al CdA di Interporto per aver sciolto la complicata matassa».

(foto in primo piano, Giancarlo Catani, vice presidente Nova Aesis, Pierluigi Bocchini, Massimo Stronati, Giordano Togni, presidente Lions Club Jesi, Aldivano Ferrucci, presidente Nova Aesis)

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