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Cronaca

JESI Amazon, dall’esaltazione alla beffa?

Preoccupazione da parte del gruppo regionale del Pd: convocata d’urgenza la II Commissione Assembleare permanente

JESI, 29 marzo 2022 – L’affaire Amazon rischia seriamente di finire un una “bolla di sapone” come già da tempo si paventava.

La preoccupazione che tutto salti, nonostante gli annunci, è concreta tanto che il Gruppo Regionale del Partito democratico ha sollecitato formalmente al Presidente Putzu la convocazione urgente della II Commissione assembleare permanente.

Manuela Bora

«E’ mancata una cabina di regia – fa sapere la consigliera regionale Manuela Bora -. Il Presidente Acquaroli ha sottovalutato la complessità e i rischi di una vicenda molto delicata come quella della cessione dei diritti edificatori. Si è preferito delegare tutto ai tecnici, dimenticando la funzione di guida che la politica deve svolgere».

Il Pd ha chiesto che alla Commissione partecipino tutti gli attori coinvolti.

«Le associazioni di categoria artigiane, industriali, commerciali, delle rappresentanze sindacali, del Presidente della Giunta Regionale, del Sindaco di Jesi e del Presidente di Interporto. Sarà quella l’occasione per fare finalmente il punto, tutti insieme, sulla vicenda, analizzando le problematicità e cercando di trovare le soluzioni. Sarebbe una beffa intollerabile per il territorio se l’insediamento Amazon dovesse saltare per l’incapacità di Regione Marche, Interporto e Comune di Jesi di sedersi a un tavolo».

Sono a rischio «centinaia di posti di lavoro e una prospettiva concreta di crescita per una zona già interessata, purtroppo, da crisi aziendali come quella di Caterpillar e Liomatic».

Maurizio Mangialardi

Sulla questione interviene anche il capogruppo regionale del Partito democratico, Maurizio  Mangialardi.

«Negli ultimi mesi – attacca – la Giunta regionale ha discusso di tutto fuorché di questo progetto. Hanno messo in testa alla loro agenda l’approvazione di leggi per promuovere il Saltarello e le Infiorate, ma non hanno speso una parola, pur avendone diritto e competenza, per superare gli ostacoli burocratici che continuano a frenare la nascita di una piattaforma logistica che potrebbe valere migliaia di posti di lavoro diretti e indiretti. L’auspicio è che presidente e assessori rompano l’assordante silenzio che ha contribuito a creare questo stallo e spieghino al Consiglio regionale e al territorio se e come sia possibile salvare ancora il progetto del polo logistico e, nel caso, come dotarlo di una visione complessiva capace di dare risposte sotto l’aspetto economico, sociale e ambientale».

Intanto il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, chiede l’assemblea dei soci di Interporto tramite la Svem, la società controllata che ne detiene la maggioranza del capitale sociale.

Forse quando i buoi sono già scappati....

(Redazione)

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