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Cronaca

JESI Andare in bici «per una città a portata di tutti» con le Zone 30

L’assessora Cinzia Napolitano ha presentato la campagna per promuovere l’uso della due ruote con Marco Scarponi e l’architetto Massimiliano Pecci

JESI, 23 giugno 2020Promuovere l’uso della bicicletta e recuperare il buono emerso durante il lockdown. È l’obiettivo della campagna presentata stamattina dall’assessora alla Mobilità sostenibile, Cinzia Napolitano, in collaborazione con Marco Scarponi e l’architetto Massimiliano Pecci.

L’assessora Cinzia Napolitano e Marco Scarponi

Una città più pulita e sicura

«Durante il lockdown abbiamo scoperto una città silenziosa, senza auto e più pulita – ha spiegato l’assessora -. Da qui l’importanza di recuperare comportamenti virtuosi anche nel post-Covid, per una città migliore. La strada è di tutti, e noi dobbiamo creare i presupposti perché possa essere effettivamente così, dando la stessa dignità alle auto e agli altri mezzi di locomozione».

I manifesti, che possiamo vedere sotto forma di gigantografie al Palazzetto dello Sport, vicino all’Arco Clementino e in altre zone della città, provengono dalla Consulta della Bicicletta di Bologna.

«Jesi ha un buon sostrato per poter essere una città a misura d’uomo, una città amica – ha detto Marco Scarponi, presidente della Fondazione Michele Scarponi -. La riscoperta della bici come mezzo alternativo aiuta a fronteggiare anche la crisi del servizio pubblico, dato che le persone ora temono il contagio. Sotto Covid abbiamo scoperto che lo spazio pubblico è occupato: le file davanti ai supermercati finivano in strada per mancanza di marciapiedi, non c’è equa distribuzione neanche per i bambini. Pure l’inquinamento è un problema reale, dobbiamo insegnare questi importanti valori per poter capire quale sia il mezzo giusto».

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Le Zone 30

Ecco allora che entrano in gioco le zone 30. «Si tratta di zone prevalentemente residenziali – ha spiegato l’architetto – in cui riequilibrare la gestione distribuendola tra pedoni, ciclisti e automobilisti. Si va a 30 km/h, si modera il traffico, si rendono le strade più veloci e sicure, senza ingorghi».

L’architetto Pecci in conferenza con l’assessora

Riqualificazione ambientale, miglioramento della qualità dell’aria, maggior sicurezza nelle strade e fruibilità per tutti. Si tratta di interventi a bassissimo impatto economico da progettare con il coinvolgimento attivo della cittadinanza, stimolata alla realizzazione e al sostentamento di queste zone 30.

Metropoli come Parigi, Berlino, Madrid aspirano a diventare città 30. A maggior ragione, il progetto è fattibile anche da noi. Un progetto che fa bene a tutti, discusso venerdì scorso con il senatore Mauro Coltorti e l’onorevole Martina Parisse.

Intanto, il Pums (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile) è pronto e solo da approvare.

Elisa Ortolani

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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