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Cronaca

JESI «Armandì, ti ho cercato per il Corso ma non c’eri più…»

Il ricordo commosso di Armando Matteucci, deceduto stamattina, da parte del cugino Marco, del presidente della Pro Loco, Alessandro Tesei, di Marco Copparoni, titolare della drogheria omonima

JESI, 4 maggio 2020A poche ore dalla scomparsa di Armando Matteucci, 58 anni, dai più conosciuto come Armandì tanti sono quelli che lo ricordano con affetto.

Armando si è sentito male sabato sera a casa, in via Ugo la Malfa e l’amico con  cui condivideva l’appartamento ha subito allertato i soccorsi.
Giunti sul  posto i sanitari hanno da subito capito la gravità della situazione e trasportato al vicino ospedale “Calo Urbani dove, purtroppo, è intervenuto il decesso stamattina.
Armando era solito stazionare e passeggiare lungo Corso Matteotti dove si fermava,  in particolare, davanti la vetrina della drogheria Copparoni dove ormai era divenuto una presenza fissa.
Seppur un tipo particolare era benvoluto da tutti in città, una persona buona che ha percorso a modo suo la vita.<

Il cugino Marco Matteucci

Così lo ricorda, tra l’altro, il cugino Marco Matteucci in un post commovente affidato facebook dove rievoca uno dei tanti pranzi fatti insieme da Snoopy o alla Trattoria della Fortuna – «dipendeva dal tempo che avevo»e sottolineando che «ci accomunava il nostro cognome. Da sempre ero tuo cugino, tanto che i miei figli molte volte mi dicevano… “Ho visto zio“. Quante volte ci si è fermati a parlare, anche quando non avevo tempo. Perché non si poteva non darti attenzione. Un Ultras come noi. Con la tua strada, iniziata negli anni ’70, coinvolto come tanti giovani di quell’ epoca da una “voglia di leggerezza“. Poi ne hai fatto uno stile di vita. Sempre molto dignitosamente e sempre attento a non cadere nell’essere un giullare. Non lo sei mai stato, perché avevi un background vero. Mi hai lasciato un senso di smarrimento, passando per il corso stamane per una volta sono stato io a cercarti… Ma con la consapevolezza che non ci sarai più. Riposa in Pace Cugino Mio».

Alessandro Tesei, presidente della Pro Loco

Alessandro Tesei, presidente della Pro loco Jesi, lo aveva inserito nel gioco “E daje tira” con una carta tutta sua (foto in primo piano con la maglietta del gioco e il nome impresso) lo ricorda così: «E a poco tempo dalla scomparsa di Vanda, un altro pezzo di Jesi se ne va. Personaggi come Armandì sono il sale della comunità, quelli che alimentano le ciarle spensierate al bar (che spero ritorneranno presto), i protagonisti di aneddoti, coloro che ispirano detti e leggende locali. Il folclore esiste grazie a gente come Armando, grazie a chi è diverso, e per questo fuori dagli schemi e dalle regole dettate dalla società. Ed è sempre grazie a loro se ogni tanto possiamo smettere di pensare alla nostra routine e lasciarci andare ad un sorriso.  E te Armando me ne hai tirati fuori moltissimi con quel tuo fare lamentoso e simpatico, con quell’andatura pigra e svogliata, con quel tuo broncio da burbero buono, come quelli dei cartoni animati. Ed io ti ricorderò sempre come uno dei più grandi personaggi della mia città».

Marco Copparoni, titolare dell’omonima drogheria

«Io non so che dire – ammette Marco Copparoni, titolare dell’omonima drogheria in Corso Matteotti -, ogni parola sarebbe superflua, so solo che oggi ogni cliente che entra in negozio si rattrista per la morte di Armandì, ha parole buone per lui, lo ricorda con affetto, segno che ha lasciato una traccia di sè. Era sempre qui davanti e vi dirò che mi dispiacerà non vederlo più, non sentirlo più parlare, non vederlo più entrare e chiedere qualcosa. Nel bene e nel male è sempre stato un personaggio della nostra città ben voluto da tutti, anche quando ti chiamava da lontano per chiederti qualche spicciolo che quasi nessuno gli negava. Da oggi siamo più soli anche noi che lo consideravamo una presenza fissa».

Cristina Amici degli Elci

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