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Cronaca

JESI ARRESTATI DUE GIOVANI DI STAFFOLO E UNO JESINO PER TENTATO FURTO AGGRAVATO

JESI, 31 ottobre 2015 – Due giovani di Staffolo ed uno da Jesi finiscono in manette dopo aver tentato un furto; l’operazione dei Carabinieri scattata grazie carabinieri_furtoalla collaborazione di un cittadino che ha allertato il 112.
A finire di fronte al magistrato per rispondere del reato di tentato furto aggravato in concorso sono stati tre soggetti già noti alle forze dell’ordine; si tratta di D. P., di 22 anni, residente a Staffolo, A. P., 20 anni, anche lui residente sul Colle del Verdicchio, e del 21enne P. Di C., residente a Jesi. Il Magistrato, di fronte al quale sono comparsi questa mattina (31 ottobre), li ha condannati rispettivamente a: D. P. è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora a Staffolo con l’obbligo di non allontanarsi dalla propria dimora; A. P. e P. Di C. dovranno presentarsi alla polizia giudiziaria.
Questi i fatti. La notte scorsa una pattuglia del reparto radiomobile guidato dal maresciallo capo Roberto Scarpone, con l’aiuto dei colleghi della stazione di Chiaravalle sono entrati in azione dopo che un cittadino ha segnalato preoccupato al 112 di udire degli strani rumori provenire dalla strada; subito intervenuti, i Carabinieri hanno visto i tre giovani allontanarsi da un Bar che, stranamente, aveva la serranda alzata e la porta d’ingresso visibilmente forzata. Dopo aver chiesto l’aiuto ai colleghi di Chiaravalle gli uomini del maresciallo Scarpone hanno bloccato il terzetto sottoponendo i giovani ad una perquisizione personale, oltre che a quella dell’autovettura. Una perquisizione accurata che ha portato al rinvenimento di un kit di punte di cacciavite intercambiabili dal quale mancava la punta a taglio “6,5”. Insospettiti, i carabinieri sono andati presso il vicinissimo Bar per approfondire i controlli e qui trovano, nascosti sotto una fioriera: un piede di porco di 60 cm. Ed un cacciavite con inserita la punta mancante al kit trovato nell’auto dei tre. Di fronte a questi elementi i tre sono stati accompagnati in caserma e qui è stato loro contestato il reato di tentato furto aggravato in concorso. Hanno atteso in caserma che si facesse giorno e stamane, come detto, sono stati trasferiti ad Ancona per il processo celebrato con rito direttissimo.
(s.b.)

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