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Cronaca

JESI ARRESTATO SPACCIATORE CON DUE ETTI DI MARIJUANA

Operazione congiunta della Squadra Mobile di Ancona e del Commissariato di Jesi, in casa del giovane operaio anche una serra

JESI, 2 aprile 2019 – I poliziotti della Squadra Mobile della Questura, lo scorso 30 aprile hanno arrestato per detenzione e coltivazione di marijuana uno spacciatore di 25 anni N.B. di Jesi, operaio, trovato in possesso di quasi due etti di marijuana che sarebbe stata destinata allo sballo della festa del primo maggio.

Gli agenti della Sezione Antidroga, da tempo lo tenevano sotto controllo nei suoi movimenti. Alla vigilia del primo maggio maggio, coadiuvati dai colleghi del Commissariato di Jesi, lo sono andati a prendere al lavoro e, successivamente, hanno proceduto a eseguire una mirata attività di polizia giudiziaria consistente in una perquisizione presso il suo domicilio di Jesi, diverso dalla residenza, che condivideva con la sua fidanzata e altri coetanei.

Nell’appartamento i poliziotti hanno trovato quasi due etti di marijuana già essiccata, nascosta in una scatola da scarpe riposta dentro un armadio e pronta per essere spacciata l’indomani in qualche raduno.

Altra marijuana in foglie da poco cimate era stata posta ad asciugare su delle grucce appendi abiti, parte della stessa adagiata su carta assorbente.

I poliziotti estendevano la perquisizione anche al garage di pertinenza dell’appartamento dove trovavano una grande serra in tessuto funzionante e con gli strumenti collegati alla rete elettrica, della grandezza di due metri per tre di lunghezza e alta due metri, completa di igrometri, sistema di aspirazione e ventilazione nonché lampade a incandescenza tutta attrezzata per la coltivazione di marijuana.

All’interno della serra venivano rinvenuti due grossi vasi con il solo fusto della marijuana che era già stata raccolta e cimata e che è risultata essere quella sequestrata nella camera da letto dell’arrestato, in parte ancora in fase di essiccazione.

Venivano sequestrati concimi, prodotti chimici di varia natura, lampade di ricambio e grossi tubi di spirazione tutto materiale sapientemente utilizzato (anche in virtù della professione), per la coltivazione della marijuana da destinare allo spaccio.

Le prese della corrente delle ventole e delle lampade erano ancora agganciate e inserite alle rete elettrica fatto che evidenziava che l’impianto era perfettamente funzionante e pronto per essere riutilizzato.

Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, N.B. veniva trasferito  in carcere a Montacuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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