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Cronaca

JESI ARRIVA AL PRONTO SOCCORSO IN “CODICE VERDE”, MUORE DOPO TRE ORE D’ATTESA

JESI, 12 luglio 2015 – Lo avrebbero ricoverato al Pronto soccorso in codice verde, ma dopo tre ore di attesa è deceduto. La vicenda è quanto mai emblematica di una situazione sempre più pericolosa denunciata anche di recente da uno dei sindacati della sanità. Quanto accaduto venerdì pomeriggio (10 luglio) meriterebbe comunque un approfondimento da parte dei responsabili locali (e non solo) della sanità.
Questo il racconto fattoci da G.R., un parente della vittima che si dichiara pronto a testimoniare nel caso ci fosse qualcuno disposto ad ascoltarlo.
Nel pomeriggio di venerdì (erano circa le 17) l’ultraottantenne Luciano L. residente a Pianello Vallesina comincia ad avvertire i primi sintomi di malessere: sforzi di stomaco e primi rigurgiti. Col passare del tempo non si arresta il malessere e, su indicazione del medico curante, si decide di trasferirlo all’ospedale Carlo Urbani di Jesi. Il trasferimento avviene attorno alle ore 18 a bordo di una ambulanza appositamente chiamata a casa dell’anziano malato. Quando arriva all’ospedale viene giudicato con codice verde, caricato su una barella in attesa di essere visitato. Luciano L. non ci starà molto su quella barella, i sintomi emorragici si accentuano al punto tale che attorno alle 21,15 l’uomo esala l’ultimo respiro. A nulla sono serviti gli ultimi tentativi da parte dei sanitari in servizio. Il parente della vittima vorrebbe conoscere con esattezza quanto accaduto in quel breve lasso di tempo intercorso tra il ricovero ed il decesso. Ci riuscirà?
(Sedulio Brazzini)

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