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JESI Asp9, Profilo di comunità: «Povertà e disagio in aumento»

«Complice anche il Covid, ma dalla nostra abbiamo 4.900 volontari, quasi il 5% della popolazione», ha sottolineato il direttore Franco Pesaresi

JESI, 9 luglio 2021 – Presentato ieri a Villa Borgognoni, sede dell’Asp9, il Profilo di comunità, report sul welfare di Jesi e della Vallesina che ne illustra i bisogni sociali e le risposte messe in campo.

Di fronte a Sindaci e assessori dei 21 Comuni che fanno parte del territorio gestito dall’Asp, il direttore Franco Pesaresi e il presidente Matteo Marasca hanno illustrato le caratteristiche socio-demografiche dell’Ambito territoriale 9.

In piedi, Matteo Marasca

«Chi fa politiche sociali non può prescindere dalla lettura di questo testo – ha detto Matteo Marasca -, un viaggio attraverso una comunità che cambia, che ha dei bisogni che si trasformano continuamente. Dovremo approfondire come l’emergenza sanitaria inciderà nei prossimi anni: povertà e disagio sono aumentati, e molte famiglie si sono rivolte ai servizi Asp per la prima volta dopo lo scoppio della pandemia. Intanto la nostra popolazione diminuisce e invecchia».

È sceso quindi nel dettaglio il direttore Franco Pesaresi.

«Il Profilo di comunità è uno strumento di base per conoscere il territorio, valutare l’esistente e quindi guardare avanti. Un work in progress che dovrà essere aggiornato ogni due o tre anni per poter essere sempre adeguati alle esigenze della nostra comunità e pianificare in conseguenza a cambiamenti ed evoluzioni».

Ma il Profilo di comunità serve anche a «restituire alla popolazione quello che stiamo facendo per la comunità come Asp e come soggetti del volontariato. Siamo orgogliosi di averlo redatto noi – aggiunge – in prima persona, mettendo alla prova e facendo crescere i nostri operatori: il capitale umano è la nostra risorsa più importante».

Dal report, un vero e proprio libro di centinaia di pagine, emerge che la natalità è notevolmente diminuita: l‘ultima volta che i decessi erano il doppio dei nuovi nati, ha sottolineato Pesaresi, fu durante la pandemia di influenza spagnola nel 1918

La popolazione, poi, invecchia. Un segnale del fatto che la qualità della vita è elevata nei nostri territori, ma che richiede servizi adeguati. Le famiglie aumentano ma la popolazione diminuisce: il 58% delle famiglie è costituita da una o due persone. Anche la solitudine cresce: il 28% dei nuclei familiari è costituito da una sola persona, si tratta di oltre 12mila persone di cui 1/3 ultra 75enni.

«Questo rende le persone sempre più fragili – osserva Pesaresi – e richiede una risposta complessiva da parte della società».

Fra i matrimoni, i riti civili hanno superato quelli religiosi nella Vallesina: nel 2018, in ben 6 Comuni dell’ambito non è stato registrato nemmeno un matrimonio religioso.

Da 8 anni a questa parte, poi, nonostante la percezione distorta dai media, la popolazione di stranieri si sta riducendo costantemente.

«Complice anche il Covid, la povertà è in aumento, nell’ultimo anno e mezzo le problematiche si sono acuite gravemente. Dalla nostra abbiamo 4.900 volontari, quasi il 5% della popolazione del nostro ambito sociale».

A sinistra, Sandro Barcaglioni

«Noi Sindaci siamo da sempre vicini a chi ha bisogno, ed è un onore per me rappresentare i 21 Comuni, 18 della provincia di Ancona e 3 di quella di Macerata – ha aggiunto il sindaco di San Paolo, Sandro Barcaglioni, presente anche in veste di presidente dell’assemblea dei soci -. Il lavoro di squadra ha portato a un ottimo risultato, ovvero la redazione di questo libro che parla di migranti, persone con disabilità, autismo, solitudine, soprattutto degli anziani».

Spazio quindi al dibattito con interventi di istituzioni e figure del volontariato.

«Il Profilo di comunità è un vocabolario sociale, da consultare ogni volta che si vuole conoscere qualcosa di più sul nostro territorio», ha detto l’ex sindaco di Jesi Vittorio Massaccesi.

Marialuisa Quaglieri

«È fondamentale fare rete, per questo ringrazio l’Asur per la sua presenza – ha detto l’assessora ai Servizi sociali del Comune di Jesi, Marialuisa Quaglieri – e le assistenti sociali con cui noi amministratori collaboriamo continuamente per aiutare chi ha bisogno nel nostro territorio».

Ha chiuso gli interventi il sindaco di Jesi Massimo Bacci.

(e.o.)

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