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JESI Aumento Tari, il Comune: «Non si può negare l’evidenza»

«In presenza di un naturale innalzamento dei costi del servizio, gran parte di queste spese se le è accollate il Comune stesso, senza farle gravare sui cittadini»

JESI, 19 novembre 2020 – A proposito della querelle insorta nelle ultime ore a proposito delle tariffe Tari aumentate e delle successive, polemiche, prese di posizione, il Comune risponde rilevando che «spiace che il consigliere Animali, sempre attento a trovare appigli per polemizzare contro l’Amministrazione comunale, si sia dimenticato del dibattito e della successiva approvazione in Consiglio comunale del Piano economico finanziario della JesiServizi nella seduta del 30 luglio scorso».

«Se la memoria non lo avesse tradito, infatti, avrebbe evitato di dire che la tassa rifiuti è aumentata perché sono cresciuti i costi e non per le nuove modalità di calcolo imposte agli enti locali. E magari, con quel pizzico di onestà intellettuale che non guasta mai, avrebbe anche riconosciuto al Comune il fatto che fino ad oggi è accaduto esattamente l’inverso, vale a dire che, in presenza di un naturale e costante aumento dei costi del servizio di raccolta dei rifiuti nel corso degli anni, gran parte di queste spese se le è accollate direttamente il Comune stesso, senza farle gravare sui cittadini».

›Ed è proprio la diversità del metodo di calcolo imposto a tutti i Comuni dall’Autorità nazionale preposta a far venire a galla questa verità: perché, ad esempio, è stato deciso che l’Iva del servizio rifiuti – il famoso mezzo milione di euro in più va ricompresa sui costi generali da recuperare al 100% attraverso la Tari, senza che un Comune la possa sottrarre a questa contabilità, come accadeva in passato, obbligandolo dunque a rivedere le tariffe. Cosa che è puntualmente accaduta».

 

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