Cronaca
JESI AZZERUOLO, RAGAINI: “SE LA REGIONE NON ACCELERA, SI RISCHIA UN’ATTESA MOLTO LUNGA”
14 Novembre 2017
JESI, 14 novembre 2017 – Dopo l’intervista all’ assessore Quaglieri per la questione del centro Azzeruolo raccogliamo oggi il parere di Fabio Ragaini, fondatore del Gruppo Solidarietà sorto nel 1979, e del Centro di Documentazione di Moie.
Ragaini, fisioterapista professionale, autore di articoli e animatore della Campagna Trasparenza e Diritti per la tutela dei livelli dei servizi sociali e sanitari nella regione Marche, segue ormai da quarant’anni le politiche pubbliche in questo campo, con particolare riferimento alle situazioni di particolare fragilità fisica, sociale e culturale.
“Mi pare che Comune di Jesi e ASP Ambito 9 – esordisce Ragaini – abbiano fatto quanto loro competeva al fine di avviare la comunità Azzaruolo prevista dal 2002 e da circa un decennio individuata nel territorio di Jesi , fino a proporre un’ipotesi di standard di funzionamento su personale e costi “. E prosegue: “Non mi pare che altrettanto stia facendo la Regione, trattandosi di un servizio specifico e avendo carattere di sperimentalità nulla ostacola la definizione di una regolamentazione specifica che verrà valutata in corso d’opera se adeguata o meno. Temo che in realtà la Regione continui a ritardare l’attivazione del servizio per una mera ragione economica nella fattispecie, il costo delle rette delle persone inserite. La motivazione, che si sente addurre, a giustificare il ritardo circa il fatto che si stanno definendo i requisiti dei servizi sociosanitari diurni e residenziali appare a tutti gli effetti una scusa. Si può prevedere l’avvio con atto specifico e relativo finanziamento per essere poi confermato o variato in termini regolamentari quando verranno approvati tutti gli altri. Se davvero si volesse attendere l’emanazione dei nuovi regolamenti si rischia un’attesa molto lunga e assolutamente inaccettabile”.
Alle dichiarazioni di Ragaini fanno eco quelle di Samuele Animali (Jesi in Comune) che dice: “Si sta perdendo molto tempo e molto ne è stato perso in passato. Ma le risorse c’erano e ci sono. Per cui la questione non è attribuire colpe, ma far seguire i fatti ai mille annunci che ora suonano tanto come una presa in giro.”
(Cristina Amici degli Elci)
© RIPRODUZIONE RISERVATA