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JESI BACCI SCRIVE ALLA COOP: “LA NOSTRA COMUNITA’ E’ ASSOLUTAMENTE CONTRARIA AL NUOVO DISTRIBUTORE”

JESI, 8 giugno 2018 Il Consiglio comunale aveva respinto il progetto per la realizzazione del mega distributore di carburanti e autolavaggio in via Berlinguer, vicino al centro commerciale Arcobaleno, davanti alla rotatoria di via Roma, via Valche, via XX luglio.

Nei giorni scorsi il Tar (tribunale amministrativo regionale), su ricorso della parte interessata alla realizzazione, la ditta Scavi e condotte srl che per conto di Coop Alleanza 3.0, aveva condannato il Comune a risarcire il danno per il ritardo subito dall’imprenditore dando di fatto  il via libera all’opera.

 

Alla luce di questi fatti che si sono succeduti il sindaco di Jesi Massimo Bacci ha scritto al presidente della Coop la seguente lettera: “come Sindaco della Città di Jesi desidero esprimerLe il profondo rammarico della nostra Comunità per la posizione di Coop Alleanza 3.0 in merito alla realizzazione di un nuovo impianto di distribuzione carburante in un’area verde all’ingresso del tessuto urbano. Contro questa realizzazione che cementifica un polmone verde da dove tra l’altro ha inizio la pista ciclabile che attraversa la vallata dell’Esino, si è espresso il Consiglio Comunale, con una larga adesione rappresentativa sia dei gruppi di maggioranza e minoranza.

Massimo Bacci

In tutti i consiglieri vi è la consapevolezza che non è accettabile che dall’alto, in virtù di normative nazionali che non tengono conto dei voleri di una Comunità, si possa decidere il futuro del tessuto urbano cittadino, ampliandone i confini, gettando calce e cemento dove vi è il verde, contribuendo ad intasare ed inquinare una parte della Città che già soffre di altre criticità. Rispetto a questa decisione assunta dal massimo organismo istituzionale cittadino ci saremmo augurati che Coop Alleanza 3.0 rispettasse il volere di chi rappresenta la Comunità, in linea con quei valori che Coop Alleanza 3.0 dichiara di esprimere, legati al rispetto delle persone, dei luoghi, dell’ambiente, della solidarietà, della convivenza civile e democratica. Viceversa, la società che ha avuto da Coop Adriatica (poi confluita in Coop Alleanza 3.0) l’incarico di realizzare l’impattante opera – società interessata per altro, in base a notizie apparse sulla stampa, da preoccupanti indagini giudiziarie – si è subito affrettata a presentare ricorso al Tar, facendo prevalere ai valori che voi richiamate i cavilli giudiziari. Ebbene, con la presente sono a chiederLe di rivedere autonomamente la posizione di Coop Alleanza 3.0 valutando di soprassedere alla volontà di realizzare un impianto che genera inquinamento, che elimina il verde, che non è voluto dalla Comunità e dai suoi cittadini, tra l’altro collocato in un punto dove vi sono già presenti due diversi impianti di carburante. In tale scenario, con spirito di collaborazione, rinnoviamo l’invito a prendere in considerazione altri siti già a suo tempo proposti dainostri Uffici, sempre all’interno del perimetro del tessuto urbano.

Nell’augurarmi che tenga in debito conto questa mia che Le scrivo anche a nome del Consiglio Comunale di Jesi, Le comunico che una diversa scelta in ordine alla realizzazione di questo impianto non potrà che vedere i rappresentanti della Comunità jesina schierati in maniera assolutamente contraria nei confronti di una realtà certamente importante sotto il profilo della grande distribuzione e delle attività sociali nella Città, ma che, in questa sua intransigenza, tradirebbe clamorosamente i valori in cui si è sempre riconosciuta e di cui si fa legittimamente vanto con le migliaia di clienti di Jesi e della Vallesina che hanno scelto Coop Alleanza 3.0 proprio perché aderiscono a questi stessi valori“.

 (e. s.)

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