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Cronaca

JESI Bar, pub, ristoranti, il flash mob di protesta per “farsi vedere”

 Insegne e luci accese sul momento estremamente difficile della categoria

JESI, 29 aprile 2020 – La protesta di un nutrito gruppo di titolari di ristoranti, bar, pub, della città è andata in onda ieri sera – nell’ambito dell’iniziativa nazionale Risorgiamo Italia –  con l’annunciato flash mob a tutte luci per rendere evidente, qualora ce ne fosse ancora bisogno, lo stato di estrema incertezza e di allarme che il settore sta attraversando a causa dell’emergenza sanitaria che si trascina dietro quella economica.

Riaperture, secondo il nuovo Dpcm, dal primo giugno, con un altro mese di stop e costi fissi che continuano, ma gli addetti hanno avanzato una serie di importanti richieste alle istituzioni richieste che, se non messe subito in pratica in regime di Fase 2, causerebbero l’ingenerarsi di una situazione che «ci metterebbe di fatto nell’impossibilità di riprendere le nostre attività lavorative già devastate dall’emergenza coronavirus».

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La consigliera comunale pentastellata Claudia Lancioni è anche titolare del bar pasticceria Sogni di Zucchero, in Viale della Vittoria, e sottolinea come questo sia «un momento difficile per i proprietari di piccole attività che sono l’anima di Jesi, pensate se non ci fossero: sarebbe una città vuota, buia. Tutti noi stiamo rischiando molto e sino ad ora lo abbiamo fatto per il bene comune ma è arrivato il momento di riaprire, con tutte le dovute cautele. Abbiamo visto e sentito di tutto, purtroppo c’è il futuro che incombe e non si può aspettare ancora».

Il flash mob, di iniziativa nazionale, ha voluto richiamare l’attenzione sulla situazione di molti lavoratori del settore, che è stato tra i primi a chiudere e che sarà tra gli ultimi a riprendere. Serrande abbassate già a inizio marzo, molti non hanno nascosto le loro preoccupazioni: si riaprirà con numerose limitazioni e tante incognite.

(p.n.) (e.d.)

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