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Cronaca

Jesi Batte forte il grande cuore dello Iom “Per magia di memoria”

La serata evento al Circolo Cittadino per la presentazione del libro della presidente e fondatrice Anna Maria Trane Quaglieri, proventi all’organizzazione di volontariato

di Redazione

Jesi, 2 aprile 2023Per magia di memoria: un intreccio di nomi, di volti, di ambienti e di famiglie di cinque generazioni, in un viaggio tra i ricordi e i profumi dalle origini in Puglia all’oggi nelle Marche.

Anna Maria Trane Quaglieri ha desiderato dare questo titolo, Per magia di memoria, al libro che narra le vicende della sua famiglia.

Scritto e stampato in poche copie per rispondere al desiderio di suo nipote di conoscere la storia dei suoi nonni e bisnonni, le pagine sono ora diventate un libro, curato dallo storico e giornalista Marco Torcoletti ed edito da Affinità Elettive.

Beatrice Testadiferro, Anna Maria Trane Quaglieri, Marco Torcoletti

Alla presentazione, in una serata-evento organizzata dallo Iom, Istituto oncologico marchigiano, Jesi – Vallesina e Macerata, venerdì scorso, 31 marzo, nella suggestiva cornice della Sala del Lampadario del Circolo Cittadino, erano presenti i familiari e amici dell’autrice e quanti, credendo nel suo sogno, hanno collaborato per la creazione dello Iom a Jesi.

La Sala del Lampadario nella serata – evento dello Iom

Colonna sonora della manifestazione le musiche degli anni ’60 e ’70 de “I Pronipoti”, gruppo creato dall’ingegner Vladimiro Muti, tra i fondatori del primo Iom delle Marche, lo Iom di Ancona, insieme al dottor Maurizio Bonsignori.

Il gruppo musicale de “I Pronipoti”

«Lo Iom, è un’associazione capace di prendere a cuore la persona malata e tutta la famiglia – ha detto Luca Polita, presidente del Consiglio comunale – perché nel momento del dolore ci si sente soli e impotenti e sapere di poter contare su una rete di infermieri, psicologi e medici che ti sono vicini rende più sopportabile il peso da attraversare».

Luca Polita

Dino Latini, presidente del Consiglio regionale delle Marche, ha evidenziato il ruolo dell’Associazione nel territorio, anche nelle periferie, e il servizio che svolge nel sistema sanitario, pur non avendo contributi specifici, ma mettendosi a disposizione delle persone e dei loro familiari.

Dino Latini

La consigliera regionale Lindita Eletzi ha desiderato sottolineare la capacità di coinvolgimento dello Iom in città e in Vallesina, riuscendo a mettere sempre al centro la persona e il suo diritto alla cura più adatta, rimanendo nell’ambiente della casa.

Anna Maria Trane Quaglieri e Lindita Elezi

Chiara Biondi, assessore regionale alla cultura, al volontariato e politiche giovanili ha incoraggiato l’opera dell’associazione che riesce a far sentire le famiglie meno sole e a creare una alleanza tra l’ospedale e il territorio. L’assessore Biondi ha apprezzato il libro della presidente Quaglieri che contribuisce a una lettura più completa della storia recente.

Maria Luisa Quaglieri e Chiara Biondi

Maria Luisa Quaglieri, direttrice dello Iom Jesi – Vallesina e Macerata, ha ripercorso le origini dello Iom, nato ufficialmente in città il 21 giugno 1996, e ha tratteggiato il carattere di sua madre Anna Maria, la fondatrice e l’anima dell’associazione, che è sempre riuscita a trovare le risorse per ogni necessità, mettendosi lei in prima linea con generosità e passione.

«Lo Iom è cambiato – ha sottolineato la direttrice – perché è cresciuto, le famiglie ci accolgono a braccia aperte, noi ci siamo sempre nel momento di qualsiasi bisogno. Entriamo nelle case in punta di piedi e a nostra volta abbiamo il dovere di abbracciare le persone».

Ora lo Iom Jesi e Vallesina ha attivato il Progetto Donna ed è arrivato anche a Macerata, Appignano, San Severino Marche e Treia: una nuova sfida affrontata con il desiderio di portare la speranza nelle case delle persone perché, nel momento della malattia, insieme alla cura è necessaria la vicinanza e il calore di un abbraccio.

Coinvolgente ed emozionante il momento della presentazione del libro, condotto dalla giornalista Beatrice Testadiferro, con l’autrice e il curatore che hanno ripercorso le origini del lavoro, scritto per il nipote Pasquale e conservato in famiglia fino a quando Anna Maria si è resa conto che sarebbe potuto diventare un dono per lo Iom.

Tutti i proventi del libro sono devoluti infatti a sostenere i progetti dello Iom Jesi – Vallesina e Macerata, la grande famiglia di Anna Maria, dove convivono molti dei valori che la rappresentano e in cui crede e ha creduto insieme a suo marito Sandro.

Perché lo Iom, ha detto la presidente, «ha dato un senso alla mia vita».

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