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Cronaca

JESI BERSAGLIERI IN FESTA, IL DONO DEL “PIUMETTO” DURANTE LA MESSA COMMUOVE IL PARROCO: ERA DI SUO PADRE

JESI, 27 marzo 2017 – Per il secondo anno consecutivo gli appartenenti alla sezione jesina dell’Associazione Nazionale Bersaglieri hanno voluto festeggiare la “Giornata del Tesseramento” partecipando ieri mattina (26 marzo) alla cerimonia religiosa domenicale che si svolge nella parrocchia di Sant’Antonio Abate, nel quartiere Minonna. Già prima dell’inizio del rito religioso, chi si trovava a transitare in via Piandelmedico ha notato aggirarsi sul sagrato della chiesa decine e decine di uomini – in divisa ed in borghese – che calzavano il tipico “Vajra con Piumetto”, ovvero il copricapo che da sempre caratterizza il corpo militare dei Bersaglieri. Tra quelli che vestivano i panni civili, molti i fanti piumati in congedo, accompagnati dai familiari, e i responsabili dell’associazione guidati dal Generale di divisione Antonio Raffaelle. E poi c’erano loro, gli appassionati componenti la fanfara Bersaglieri di Jesi e Ostra guidati dal M° Gabriele Bruschi.

All’inizio della celebrazione liturgica della Messa domenicale, officiata dal parroco, Mons. Giuseppe Quagliani, la fanfara si è posizionata a lato dell’altare, dalla parte opposta i due gonfaloni delle associazioni di Ostra e Jesi e nella navata il rimanente dei partecipanti confusi tra i parrocchiani. La fanfara ha lasciato ampio spazio al coretto parrocchiale guidato Lorenzo Montesi, riservandosi i momenti del “Silenzio” ed un brano sul finire del rito.

Particolarmente toccante il gesto compiuto da un ex presidente dei Bersaglieri di Jesi, Omero Bezzeccheri, che nel momento dell’offertorio si è inserito alla fine della breve fila di bambini e adulti che portava sull’altare l’acqua, il vino, i fiori, i ceri per l’avvio della parte centrale della Messa; nelle sue mani Bezzeccheri stringeva il tipico copricapo dei bersaglieri che ha regalato al sacerdote. Solo al termine della Messa i presenti hanno conosciuto le ragioni di tale omaggio; il babbo di Don Giuseppe, Arduino, era un bersagliere il cui “piumetto” è andato disperso. Il dono ha commosso il sacerdote che, col groppo in gola, ha poi impartito la benedizione. Poco prima di questo rito il Presidente della sezione jesina ha ringraziato i presenti per la partecipazione.

La Fanfara del M° Bruschi, dopo l’ultimo brano eseguito in chiesa ne ha fatti ascoltare molti altri sul sagrato con un pubblico entusiasta che ha sottolineato il gradimento con scroscianti applausi. La giornata del tesseramento dei bersaglieri si è chiusa come normalmente terminano i momenti di aggregazione collettiva, vale a dire attorno ad una tavola imbandita in un ristorante della zona.

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