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JESI BIODIGESTORE E STATUTO IN CONSIGLIO, TROPPO IN UNA VOLTA SOLA

Le opposizioni attaccano: «Tempi stretti, argomenti fondamentali che non possono essere discussi frettolosamente», appello al presidente Daniele Massaccesi e alla maggioranza

JESI, 22 luglio 2019 – Il Consiglio comunale di giovedì prossimo, 25 luglio, affronterà due questioni importanti: il biodigestore (leggi l’articolo) e lo Statuto comunale (leggi l’articolo). Su questi temi la città si è a lungo confrontata, poiché si tratta di «argomenti fondamentali che non possono essere discussi frettolosamente».

Posizione questa condivisa da tutti i gruppi di opposizione: Jesi in Comune, il Partito Democratico, Insieme Civico, Forza Italia e il Movimento 5 Stelle (assenti all’incontro con la stampa per motivi di lavoro, ndr) chiedono «al presidente del Consiglio comunale Daniele Massaccesi e alla maggioranza di rimandare la discussione sullo Statuto. Quando forze di opposizione diverse convergono, rappresentando la metà della città, sarebbe opportuno prenderle in considerazione».

«Oltre al bilancio e ai lavori pubblici, questioni che devono essere discusse entro fine mese – ha spiegato Osvaldo Pirani per il Pd – ci sono le mozioni, lo Statuto comunale e dalle 18.30 anche il biodigestore. Non sappiamo se finiremo per quell’ora e anche per questo motivo ci sembra una mancanza di rispetto per quei cittadini che desiderano seguire tutte e due le questioni».

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Osvaldo Pirani, del Pd, ha reagito all'imprecazione invitando a un comprotamento più decoroso

Non saranno presentate, quindi, interrogazioni e interpellanze: «Che avevamo già presentato e che, in quanto tali, sono attuali e non possono slittare tra due mesi – ha aggiunto Francesco Coltorti, Jesi in Comune -. Sullo Statuto si prevedono emendamenti ed è impossibile stabilire che il Consiglio terminerà a quell’ora, andrebbe spostato a settembre».

Stessa opinione per Marco Giampaoletti: «Tempi troppo stretti: il biodigestore, indipendentemente da come la si pensi, avrà delle conseguenze sul territorio anche per questo merita di essere approfondito con la città. Lo Statuto ha ancora molte questioni aperte: se ne è discusso per un anno, si può aspettare».

Se lo Statuto passerà al voto del Consiglio, sarà definitivo, si tratta invece di un confronto aperto con la città il momento dedicato al biodigestore, la cui votazione dovrebbe slittare al 31 luglio.

«Sembra che il tempo della democrazia sia tempo perso – tuona Pirani – . Questa è una brutta figura verso i cittadini».

Una decisione, quella sullo Statuto che, secondo Coltorti, «si vuole prendere rapidamente perché meno se ne parla e meglio è».

Si dimostra così «una scarsa consapevolezza della sostanza del meccanismo democratico» ha concluso Giampaoletti.

(e.d.)

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