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JESI BOCCIODROMO COMUNALE, ANCORA APERTE LE “FERITE” PROVOCATE DALL’INCENDIO DOLOSO

Al bocciodromo c’è tanta affluenza, non si gioca solo a bocce

Al bocciodromo c’è tanta affluenza, non si gioca solo a bocce

Nell’incendio andarono in fumo arredi, libri contabili e l’impianto elettrico

Nell’incendio andarono in fumo arredi, libri contabili e l’impianto elettrico

da sinistra: Paolo Canafoglia e Ubaldo Carletti (presidente della Bocciofila)

da sinistra: Paolo Canafoglia e Ubaldo Carletti (presidente della Bocciofila)

Il problema è l’appalto dei lavori e i tempi tecnici sono quelli che sono

Il problema è l’appalto dei lavori e i tempi tecnici sono quelli che sono

JESI,  13 dicembre 2015 –   Niente tombola quest’anno, per il Natale, al bocciodromo comunale “Leonello Rocchetti” di via Ugo La Malfa, sede della “Bocciofila Jesina Asd”.

Ma da quella notte tra il 25 e 26 settembre scorsi, quando una mano dolosa appiccò le fiamme, che poi si propagarono, nel locale della segreteria, è già tanto se si continua a bocciare. Tutto è rimasto come prima, una essenziale ripulita agli spazi interessati dal fuoco, che sono tuttora inagibili, con l’odore stagnante di bruciato che ancora si avverte sostando tra i muri anneriti.

«La situazione attuale la potete vedere – ci dice il presidente del sodalizio, Ubaldo Carletti, accompagnato da Paolo Canafoglia, uno dei dieci componenti del direttivo -. Da parte del Comune, proprietario dell’immobile, c’è piena disponibilità a ripristinare la situazione, solo che il problema è l’appalto dei lavori e i tempi tecnici sono quelli che sono». Già, la burocrazia.

Intanto i soci – che sono circa 500 – si sono arrangiati come meglio hanno potuto. L’originario locale bar è inutilizzabile, perciò si è reso necessario il trasferimento nella sala grande, quella che si allestiva per serate a tema, cene, corsi di ballo, iniziative dedicate ai disabili, per compleanni, feste e riunioni. Su questo fronte, quindi, tutto fermo. Non si può. Il locale cucina è chiuso in attesa di tempi migliori. E si è reso anche necessario l’affitto di un banco bar per permettere ai soci di incontrarsi a bere un caffè, giocare a carte, chiacchierare.

«Questa parte della struttura, la sala grande, l’abbiamo attrezzata noi, anche perché qui al bocciodromo c’è tanta affluenza, non si gioca solo a bocce. Ma è un posto arrangiato. Il problema è sempre lo stesso – continua Carletti – si incassa meno di quanto si spenda anche perché, da settembre, siamo stati costretti a stoppare tutte le iniziative».

Nell’incendio andarono in fumo arredi, libri contabili  e l’impianto elettrico. Tanto che occorre rifarlo per una spesa che, ci dicono, si aggira sui 60 mila euro. Si è riusciti, comunque, grazie ai soci, a recuperare i cavi elettrici per portare corrente negli altri locali in modo da poter continuare l’attività. E poi c’è il resto.

«Nel giro di un mese, da quando inizieranno i lavori, sarà tutto finito. Ma quando inizieranno i lavori? Non lo so, si parlava da metà gennaio. Speriamo bene…».

([email protected])

(foto CriCo)

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