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Cronaca

Jesi Bullismo e sport, il progetto di prevenzione del Rotary Club

Si chiama “Bulli no way” il bando per contrastare il fenomeno diffuso non solo a scuola e nel cyberspazio ma anche nelle realtà sportive, 4mila euro al progetto vincitore

di Tiziana Fenucci

Jesi, 27 febbraio 2023 – Presentato stamattina il bando di concorso Bulli no Way, promosso dal Rotary Club di Jesi per il finanziamento di un progetto rivolto alle società sportive della città che dovranno presentare un protocollo di condotta finalizzato alla prevenzione del bullismo nello sport.

«Tra pochi giorni pubblicheremo il bando sul nostro sito internet – ha spiegato il presidente del Rotary Club, Floro Flori – dopodiché contatteremo tramite mail, tutte le società sportive cittadine iscritte al Coni, promuovendone la partecipazione».

Samuele Animali, Floro Flori e Maurizio Marchegiani

 I progetti inviati saranno valutati da una giuria composta da Beatrice Testadiferro, giornalista e presidente di giuria, dall’avvocato Fabrizio Illuminati, Maurizio Marchegiani, presidente della Commissione progetti del Rotary, dallo psicologo e psicoterapeuta Mauro Mario Coppa e dal vice sindaco Samuele Animali.

«Il Comune di Jesi appoggia fortemente questa iniziativa che rientra in un’attività di prevenzione ai comportamenti di bullismo in cui anche lo sport deve fare la sua parte – ha spiegato Samuele Animali -. Ci accorgiamo sempre di più che lo sport, oltre alla funzione di benessere fisico, riveste un ruolo educativo perché le realtà sportive sono lo specchio delle relazioni sociali e da esse i giovani traggono modelli ed esempi».

«Proprio questo pomeriggio ci sarà in Comune il direttivo della Consulta dello sport, in cui parleremo anche dell’importanza della formazione degli allenatori, non solo dal punto di vista sportivo ma anche come educatori».

Emanuele Zannini, socio del Rotary Club che si è occupato della stesura del bando, ha spiegato le modalità di partecipazione. Le società interessate dovranno fare richiesta entro il termine del 17 marzo, elaborando  una policy di condotta, un protocollo di comportamenti che codifichino i vari fenomeni della vita sportiva all’interno della Società.

«L’obiettivo è di prevenire il bullismo e diffondere la cultura dell’integrazione – ha spiegato Emanuele Zannini -. Nel progetto andranno codificati i comportamenti da attuare nelle varie attività della società sportiva, allenamenti, partite, trasferte, e da parte dei vari componenti della Società: gli sportivi, gli allenatori, le famiglie».

La commissione avrà tempo fino al 30 aprile per individuare il vincitore e a maggio ci sarà la premiazione. Il progetto ritenuto più valido si aggiudicherà l’assegnazione del premio, pari a 4.000 euro, da spendere in attrezzature sportive, o in dotazioni di primo soccorso o in interventi di efficientamento energetico, progetti di cui è richiesta una validità di 5 anni.

«Si tratta di un progetto che si fonda sulla prevenzione nella speranza che i casi di bullismo non si verifichino», ha detto Maurizio Marchegiani.

Mauro Mario Coppa, Fabrizio Illuminati, Samuele Animali, Floro Flori e Maurizio Marchegiani, Manuele Zannini, Beatrice Testadiferro

«E’ importante lavorare con i giovani per diffondere già  in età precoce i valori che contrastino la formazione di comportamenti aggressivi e di bullismo – ha spiegato il dott. Mauro Mario Coppa -, dobbiamo lavorare in generale sulle relazioni affettive, le relazioni in famiglia e anche quelle in ambito sportivo con gli allenatori e i compagni di squadra, coinvolgendo, quindi, tutti i settori di vita sociale dei ragazzi».

«Uno strumento per dare attenzione e voce ai sentimenti e alle fragilità dei ragazzi», ha commentato la giornalista Beatrice Testadiferro, presidente di giuria.

«E’ un progetto in cui crediamo e che speriamo possa essere applicato da altri Club Rotary del territorio, alcuni ci hanno già contattato, per poterne ampliare la risonanza», ha concluso Floro Flori.

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