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Cronaca

JESI Campo Boario: un confronto sul futuro della città

Organizzato da Jesi in Comune ha visto la partecipazione di professionisti e cittadini

JESI, 29 maggio 2021 – Un pomeriggio di confronto e riflessioni sul futuro della città è stato organizzato nel pomeriggio di ieri dall’associazione Jesi in Comune. L’appuntamento, svoltosi al Campo Boario, nel quartiere di San Giuseppe, è stato dedicato all’area dell’ex ospedale e in generale al coinvolgimento dei cittadini per disegnare la città del futuro.

«Vogliamo coinvolgere la città sulle questioni più importanti, partendo dalle periferie – ha detto il consigliere comunale Samuele Animal,i – dal punto di vista urbano, sociale e umano».

Il via agli interventi con le docenti Alessandra Bini e Greta Scorcelletti della Federico II che hanno illustrato un progetto svolto alcuni anni fa con le classi della scuola media.

«Quello delle periferie per noi è un argomento importante, perché ci crediamo e perché qui abitano i cittadini del domani: nell’ottica di una progettazione partecipata abbiamo cercato idee e spunti con i ragazzi e le ragazze. Oltre a spazi per attività sportive e di socializzazione, il progetto prevedeva un museo dedicato alle filande, alla storia industriale della città di Jesi».

Le docenti Alessandra Bini e Greta Scorcelletti

«La Farmacia Fatebenefratelli, che come Fai abbiamo proposto nell’ambito dell’iniziativa “I luoghi del cuore“, è stato il primo luogo della salute più votato nelle March,e» ha aggiunto Marta Amata per il Fai Jesi e Vallesina.

«L’Asur ci ha dato la possibilità di occuparci attivamente della Farmacia: abbiamo quindi deciso di aprire il comitato anche ai Comuni della Vallesina – ha aggiunto l’architetto Augusta Vecchi, che ha seguito la decima edizione del Censimento Fai  .- Quell’area non va edificata come fosse un qualsiasi quartiere cittadino».

Marta Amata per il Fai

Presente anche l’architetto Fabrizio Cinti: «L’area non va abbandonata e serve una soluzione che non attivi il traffico: recuperarla senza pensare al massimo profitto. Il futuro di questa zona potrebbe essere allacciato al legame con le piante officinali che venivano utilizzate in farmacia: questo aspetto potrebbe essere valorizzato».

Ex ospedale ma non solo: «Non si devono commettere gli errori del passato, vedi il Mercantini lungo Viale della Vittoria – ha aggiunto l’architetto Diego Stronati -. L’area dell’ex ospedale è immensa e ha un forte dislivello, pertanto serve la massima cura. La peggiore soluzione che si possa pensare è quella temporanea di un parcheggio, servono idee valide per un progetto condiviso con la città».

«Jesi ha perso negli ultimi anni la capacità di pensare il propri futuro: è mancato il coinvolgimento. L’ospedale è l’occasione per farlo, anche in un’ottica di mobilità sostenibile», ha aggiunto il dirigente tecnico della Regione Marche, Achille Bucci. Il pomeriggio si è concluso con altri interventi da parte dei presenti.

(e.d.)      

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