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Cronaca

JESI Cancelli aperti, il cimitero si rianima

Controlli demandati al personale della cooperativa Futura che gestisce anche Tabano, Santa Maria del Colle e Mazzangrugno

JESI, 4 maggio 2020Cimiteri riaperti in tutto il territorio comunale e già da stamattina in molti si sono finalmente recati a far visita ai propri cari defunti, a rinnovare i fiori, a pulire lapidi e cappelline. Ad essere presenza, quella che è mancata da quasi due mesi a questa parte causa l’emergenza virus. E che ha visto il susseguirsi di quattro ordinanze di chiusura dal 17 marzo scorso.

In quello principale di via Santa Lucia, già dalle prime ore – apertura alle 7 – sono iniziate a confluire le auto che a mano a mano hanno occupato il parcheggio e gli stalli disposti lungo la strada: un via vai che, sotto il sole, ha contribuito a rianimare un luogo rimasto in chiusa solitudine da troppo tempo.

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Riaperti i cimiteri, via Santa Lucia

«Non si era mai vista tanta gente di lunedì mattina  – sottolinea Omar Carlin, coordinatore della cooperativa Futura che ha in gestione i cimiteri cittadini e ricopre il ruolo di custode per quanto attiene il servizio cimiteriale -, ma era comprensibile. Credo che nel fine settimana l’affluenza aumenterà in modo considerevole. Comunque, noi qui siamo in otto, ci dividiamo tra il cimitero vecchio e nuovo per controllare che tutti i frequentatori osservino le disposizioni in atto, vale a dire che non si formino assembramenti e siano con i dispositivi sanitari indossati, come le mascherine».

Vigilanza anche per le brevi cerimonie funebri, dove bisogna osservare anche la distanza interpersonale e alle quali possono partecipare un massimo di 15 familiari.

«In caso di inosservanza siamo tenuti a chiamare la Polizia Locale». La Coop Futura, oltre a quello principale, gestisce anche i cimiteri di Tabano, Mazzangrugno, Santa Maria del Colle mentre per la gestione dei funerali si occupa anche di Mergo, Cupramontana, Poggio Cupro, Filottrano, Staffolo, Falconara, Castelferretti, Monsano.

«Il nostro servizio di poter, su richiesta, ornare le tombe di fiori durante la chiusura – due ore a disposizione, la mattina, dalle 10 alle 12 – non ha smosso gran che la clientela – sottolinea la fioraia Tiziana Gubbi – . Le preoccupazioni permangono perché in fatto di economia tutto è collegato: o ci salviamo tutti o sarà difficile per tutti».

Pino Nardella 

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