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Cronaca

Jesi Candidati Sindaco, confronto davanti ai giovani al “SanFra”

L’incontro organizzato dalla Consulta delle Nuove Generazioni, con la collaborazione di ImpAct e dei gruppi Scout Agesci

Jesi, 30 maggio 2022 – E’ stato uno dei confronti tra candidati Sindaci più partecipati quello di ieri sera nel teatrino della parrocchia di San Francesco, a cura della collaborazione di ImpAct, dei gruppi Scout Agesci e Consulta delle nuove generazioni.

La platea giovanile ha ascoltato le questioni sollevate dalla giornalista Beatrice Testadiferro a Alessandro Viventi (in rappresentanza di Marco CercaciItalexit e Popolo della famiglia), Lorenzo Fiordelmondo (Pd, Jesi in Comune, Jesi respira, Repubblicani europei, Con Senso Civico), Antonio Grassetti (Fratelli d’Italia) e Matteo Marasca (Liste civiche). Assente invece Paola Cocola (Lavoro e libertà).

Ad aprire il confronto è stato un dato: a Jesi sono 5.508 i giovani tra i 15 e 29 anni, il 13% della popolazione.

Dopo un saluto telefonico da parte di Cercaci, assente per motivi familiari, Viventi ha detto: «In città si potrebbe fare molto di più per la partecipazione dei giovani: la Consulta potrebbe diventare un Consiglio dei Giovani, con un ruolo più istituzionale».

In ordine alfabetico è poi toccato al candidato del centro sinistra, Fiordelmondo.

«Servono spazi di aggregazione in città: nel nostro programma tante proposte, anche culturali, dedicate ai giovani. Sulle questioni ambientali ci troverete sempre dalla vostra parte».

Quindi il candidato del centrodestra, Grassetti.

«Spazi e opportunità: di questo hanno bisogno i giovani. Noi boomers siamo stati più fortunati, è ora di pensare ai giovani di oggi e a quelli di domani».

Ha chiuso Marasca: «Con l’assessorato, in caso di vittoria, a Lucia Basili, 30enne, ho dimostrato che ai giovani voglio dare opportunità. Nel programma un Festival della musica nei quartieri per far suonare voi».

Si è parlato anche di astensionismo.

«Stare vicino ai giovani non significa dargli un assessorato: il confronto e il dibattito sono il sale della democrazia», ha detto Fiordelmondo.

«Il Comune non è un condominio – ha aggiunto Grassetti -. Non si può essere nè di destra nè di sinistra: appassionatevi alla politica».

«E’ giusto sognare ma nell’azione politica serve concretezza: leggete il programma elettorale», le parole di Marasca.

«Vi dicevano “bamboccioni” e ora è colpa vostra se non andate a votare», ha concluso Viventi.

L’occasione anche per parlare di locali e divertimento, della movida.

«I locali vanno bene ma servono anche un’alternativa e più controlli nel territorio», ha esordito Grassetti.

«Il centro storico è vitale, attenzione ai diritti dei residenti ma non possiamo tornare indietro», ha aggiunto Marasca.

«I problemi con i residenti non sono mai stati affrontati come si deve», ha sostenuto Viventi.

«Il problema degli spazi non possono risolverlo i locali: l’area dello Scientifico sarà sistemata dalla Provincia», ha concluso Fiordelmondo.

Padre Marco

Si è poi parlato di barriere architettoniche.

«Grazie a parte dell’eredità Morosetti saranno abbattute negli uffici pubblici», ha detto Marasca, «Serve un garante della disabilità, figura di riferimento per supporto e informazione», la proposta di Viventi.

«Ho incontrato cittadini ipo udenti: hanno bisogno di una persona che parli la lingua dei segni in Comune», ha aggiunto Fiordelmondo.

Stoccata da parte di Grassetti al candidato delle civiche: «Gioca a fare il difensore d’ufficio dell’Amministrazione uscente».

A chiudere la serata è stato padre Marco, da due settimane nuovo parroco di San Francesco.

(Redazione)

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