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Cronaca

JESI Cantiere Torre Erap, Jesi in Comune: «Troppa sufficienza»

Il gruppo consiliare di minoranza interviene dopo la clamorosa protesta di un operaio salito sulla gru

JESI, 19 settembre 2020 – «Una situazione delicata come quella della costruzione della palazzina a San Giuseppe trattata con sufficienza da parte dell’Erap e dal Comune di Jesi».

Così il gruppo consigliare di opposizione, Jesi in Comune, interviene all’indomani della clamorosa protesta di un operaio del cantiere che ha fatto emergere diverse criticità sulle condizioni di lavoro.

«Già a marzo 2019 su segnalazione del Meet up – prosegue Jesi in Comune – avevamo fatto un’interrogazione per approfondire la situazione della ditta che ha in carico l’appalto. Era infatti arrivata la notizia che il legale rappresentante fosse indagato dalla questura di Latina e avesse un cantiere sotto sequestro. L’assessore Renzi allora ci rispose che si stavano informando tramite l’Erap, aggiunse anche che l’Ente aveva le mani legate su questa situazione, ma che sicuramente avrebbero vigilato».

La clamorosa protesta con l’uomo salito sulla gru

Difficoltà, da parte dei sindacati, a mettersi in contatto con l’imprenditore dell’impresa edile di Latina che si è aggiudicata l’appalto.

«Siamo ancora in attesa che l’Amministrazione comunichi ai cittadini le opere di compensazione promesse prima dell’avvio del cantiere e tutt’ora a noi sconosciute – prosegue il gruppo consiliare -. Oggi più che mai siamo certi che la costruzione della torre rimarrà nella storia di Jesi (e dell’Amministrazione Bacci tutta) come una vergogna che sarà difficilmente dimenticabile e sanabile. Tutta la nostra solidarietà agli operai, nel nostro piccolo siamo a disposizione per cercare di chiarire la situazione».

(e.d.)

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