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Cronaca

JESI CARITAS, PRANZO DI NATALE SOLIDALE CON VESCOVO E VOLONTARI

JESI, 23 dicembre 2017 – Pranzo di Natale solidale, così potremmo chiamare il pranzo di ieri al centro Padre Oscar di via Papa Giovanni XXIII.

Il vescovo di Jesi , Don Gerardo Rocconi, i volontari ed ospiti insieme per un pranzo speciale pur nel rispetto del credo religioso di ognuno.

Domenica scorsa poi per i più piccoli c’é stata la consegna dei doni da parte di Babbo Natale presso i locali del Seminario e, a seguire, un  rinfresco per gli intervenuti. Le iniziative del centro proseguono poi nei prossimi giorni con il pranzo e la cena, servizio mensa garantito quindi per gli ospiti  e il gran finale.

Il 31 dicembre infatti, sempre nei locali del seminario, ci sarà una grande festa di fine anno che vedrà di nuovo insieme i volontari del centro e gli ospiti di tutta la rete caritas diocesana. Un momento importante per stare insieme e condividere una festa universalmente riconosciuta.

“Mi sento di ringraziare tutti  volontari che, ognuno a suo modo, arricchisce i nostri progetti con la propria esperienza” dice Marco D’ Aurizio presidente della Caritas “stringo in un forte abbraccio tutti loro (circa 50 operativi)  e ricordo sempre che senza di loro non potremmo esistere.”

Momentaneamente sono 4 i servizi che il Centro offre, la mensa con pranzo e cena, il centro di ascolto, la distribuzione viveri e il ritiro degli indumenti usati. La mensa, aperta a pranzo 365 giorni l’anno e a cena dal lunedì al venerdì, ospita circa una cinquantina di persone, uomini e donne, italiani e stranieri in egual misura.

Il centro di ascolto si occupa invece di raccogliere in primis le richieste del singolo e di capirne le necessita. La distribuzione viveri, collegata con il centro di ascolto, si propone di portare ogni 15 giorni un cesto con generi alimentari alle famiglie in difficoltà che ne facciano richiesta.

Nei prossimi mesi poi, in collaborazione con la Asp 9, partirà un nuovo servizio che é quello dell’accoglienza anche notturna  per coloro che non hanno una dimora fissa ma che abbiano l’ intenzione di essere inseriti in un percorso che li porti pian piano ad una autonomia e una nuova vita all’ interno della società, un percorso di reinserimento sociale che può durare dai 6 ai 12 mesi.

Cristina Amici degli Elci

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