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Cronaca

JESI CARLO CECCHI: «DISPIACIUTO DUE VOLTE, PER IL FERITO E PER LA MIA OPERA DANNEGGIATA»

L’artista ha saputo quasi subito dell’incidente nel quale un furgone è finito stamattina contro la sua installazione alla rotatoria tra viale Don Minzoni e via Cartiere Vecchie

JESI, 1 luglio 2019 – «Sono estremamente dispiaciuto per ciò che è successo, e il mio pensiero va soprattutto a chi è stato coinvolto nell’incidente. Poi qualcuno si farà carico delle spese per il ripristino dell’opera».

L’artista Carlo Cecchi commenta così, a qualche ora dall’impatto di un furgone contro un muretto (leggi articolo) posto nella rotatoria tra viale Don Minzoni e via Cartiere Vecchie, dove è stata danneggiata la sua installazione “Il diametro del fiume“, in acciaio verniciato a fuoco, donata al Comune nel 2004.  In essa sono rappresentati un ippopotamo, un falco, la cagna – arnese da lavoro – e una foglia.

«È esattamente come quando viene danneggiata un’opera d’arte in un museo, un dolore per me che l’ho realizzata e donata».

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L'installazione danneggiata
«Sono stato avvisato stamattina presto dell’accaduto – ricorda Cecchi – da un consigliere comunale, e ora il Comune dovrà adoperarsi affinché torni al suo splendore anche se Alfio Vico, il fabbro di Polverigi realizzatore dell’opera il loco, non c’è più».
Un Cecchi vero, genuino, quello che parla dell’accaduto, che lo porta a pensare allo stato di salute del conducente del mezzo ma anche all’opera che lui stesso ha creato, un simbolo che da tempo la rende riconoscibile tra tanti, semmai ce ne fosse bisogno.
«Il mio unico interesse ora – oltre a che il ferito si ristabilisca presto – è che l’opera venga ricostruita così come l’ho donata».
Cristina Amici degli Elci
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