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Cronaca

Jesi Caro bollette: «Privilegiati i soggetti più in difficoltà»

L’assessore Samuele Animali in merito alla querelle innescata da Marialuisa Quaglieri (Jesiamo) dopo il no in Consiglio comunale a estendere l’erogazione dell’una tantum a 35 nuclei familiari rimasti fuori dal bando dell‘Asp9

di Redazione

Jesi, 6 ottobre 2022 E arriva la risposta dell‘assessore Samuele Animali.

Ed è relativa alla presa di posizione del suo predecessore Marialuisa Quaglieri – ora consigliere comunale di opposizione nel gruppo di Jesiamo – in merito alla querelle sul caro bollette.

Querelle innescata dalla bocciatura in Consiglio comunale della mozione con la quale si richiedeva una integrazione dei fondi da parte del Comune di Jesi per estendere l’erogazione dell’una tantum a 35 nuclei familiari bisognosi rimasti fuori dal bando dellAsp9.

«Va premesso – afferma l’assessore Animali – che le risorse di Asp per quanto riguarda il Comune sono inserite un contratto di servizio».

«Il Comune di regola non integra le risorse stanziate attingendo di volta in volta dal proprio bilancio. In passato sono state utilizzate ingenti risorse di provenienza diversa, in particolare statale (per esempio gli aiuti sul caro energia del 2022). L’avviso pubblico per l’accesso a un contributo una tantum di € 600 per il pagamento del canone di locazione e/o utenze è stato finanziato con il fondo di cui all’art. 53 del D.L. 25.05.2021 n. 73 convertito dalla Legge 23.07.2021 n. 106 (Fondo una tantum per sostenere le famiglie in difficoltà economica durante la pandemia)».

«L’importo di questo fondo era di € 201.229,08 per i Comuni di Castelbellino, Cingoli, Filottrano, Jesi, Maiolati Spontini, Monsano, Monte Roberto (criteri di accesso: Isee inferiore a € 15.000, patrimonio mobiliare come da Isee inferiore a € 5.000, non essere assegnatari di alloggio Erap o di emergenza, essere intestatario di un contratto di affitto e/o fornitura di energia elettrica, metano o acqua)».

«Va sottolineato che per aumentare il numero diei beneficiari l‘Asp, di concerto con il Comune, aveva già deciso di destinare a questa misura ulteriori 25.234,87 del Fondo di Garanzia Covid. In questo modo sono state finanziate 189 famiglie pari all’84,4% delle istanze. Come in ogni graduatoria, evidentemente, sono stati privilegiati i soggetti più in difficoltà».

«La mozione in discorso chiedeva di individuare immediatamente risorse del bilancio corrente (peraltro redatto dalla precedente Amministrazione) a discapito di altri servizi, senza indicarli. Il bilancio corrente, in questo momento, non ha spazi di questo tipo. Il motivo è evidente».

«L’aumento dei costi energetici ha generato difficoltà enormi anche in capo alla pubblica amministrazione. Non soltanto per la lievitazione dei costi delle opere pubbliche, ma anche sulla spesa corrente, che va continuamente rifinanziata. Ciò sia per quanto dato in gestione (si pensi solo, per fare un esempio, agli impianti sportivi, alle scuole, alla pubblica illuminazione), sia per quanto di diretta spettanza dell’Ente».

«Specificamente ed esclusivamente per le utenze nella variazione di bilancio di fine luglio i maggiori costi rispetto a quanto prevedeva il preventivo esistente sono stati stimati in circa 1,2 milioni di euro».


«Dentro questo quadro non sembra opportuno concentrarsi su misure episodiche e in concorrenza tra loro. Solo percorsi strutturati che si reggano su interventi a livello nazionale e oltre possono avere un impatto significativo, ed è quanto dobbiamo sollecitare politicamente. Intanto l’Amministrazione, grazie anche molte sollecitazioni arrivate dal Consiglio e da altre parti, è impegnata a verificare come reperire risorse aggiuntive, vagliando le fonti di diversa natura pubblica o privata, per rifinanziare anche misure come questa in discorso e altre che pure si rendono urgentemente necessarie e concorrono ad assicurare la funzionalità dell’amministrazione in tutti i settori. Ciò va fatto con il coinvolgimento di Asp ove necessario e senza penalizzare gli altri servizi che vengono erogati per disabili, anziani, povertà estreme, casa…».


«Tutte queste circostanze sono ben note in particolare a chi ha partecipato alla precedente amministrazione e, durante questo medesimo esercizio finanziario, legittimamente usando delle sue prerogative, ha scelto di dare altre destinazioni ai fondi di bilancio».

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