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Cronaca

JESI CASA DELLE DONNE: DONNE CHE AIUTANO DONNE

JESI, 19 settembre 2017 – A seguito dei sempre più numerosi casi di  femminicidio e atti di violenza di genere , proponiamo un’intervista  alla dottoressa Maria Traclò, psicologa e volontaria presso il centro Casa delle Donne di Jesi.

Quando nasce il centro Casa delle donne?

“Casa delle Donne, servizio a tutela di donne vittime di violenza domestica , nasce esattamente 10 anni fa da un’iniziativa promossa dalla Casa delle Culture.  Sorge spontaneamente dalla volontà di tre donne, un avvocato, una psicolga e un’ operatrice d’ascolto. Sin dalla prima settimana di attività dello sportello numerose sono state le chiamate di donne vittime di violenza che hanno cercato un supporto psicologico e/o legale.”

A chi è rivolto il vostro servizio?

“Il nostro servizio è rivolto  a tutte quelle donne di qualunque credo religioso e politico qualunque estrazione sociale, qualunque età, vittime di violenza domestica da parte dei proprio partner. Il nostro è un servizio capillare a servizio di tutte le donne dell’area vasta 9. E’ un servizio assolutamente gratuito e collegato ad altri servizi presenti sul territorio, quali ospedale, pronto soccorso, consultorio, farmacie, Asl, Asp, centri medici ma anche forze dell’ordine , polizia municipale , con i quali abbiamo stipulato  un protocollo d’intesa già nel 2009. La nostra campagna infomativa e di sensibilizzazione ci porta nelle scuole di ogni ordine e grado per educare i giovani sin da piccoli ad avere rispetto per l’altro/a.”

Quali sono i servizi di aiuto  e sostegno che offrite?

“Offriamo un  sostegno legale, psicologico e nei casi piu gravi anche “tecnico” , ospitando donne vittime di violenza che, dopo la denuncia non possono tornare a casa, in centri di primo supporto. Ci tengo a sottolineare  che noi non obblighiamo la donna a denunciare il proprio marito, fidanzato o compagno che sia, ma la inseriamo in un percorso psicologico che le permetta di arrivare estrememante cosciente alla denuncia affinchè le paure svaniscano e la donna abbia poi la forza di affrontare con estrema lucidità  il “dopo” anche con i proprio figli.”

Cosa vogliamo dire alle vittime di violenza?

“Abbiate il coraggio di parlare, non abbiate paura di chiedere aiuto, di chiamare di raccontare ciò che state vivendo. Non abbiate vergogna.”

Siamo ancora in una società maschilista?

“Si, qualcosa sta cambiando mamolto lentamente. La donna è ancora troppo spesso strumentalizzata, “Cosificata”, strumento a piacere dell’uomo”.

Quali sono i  segnali che le donne non devono mai sottovalutare?

“Dico alle giovani donne di notare i primi segnali che possonno portare ad atti di violenza come il tentativo di Controllo da parte del proprio partner, controllo del telefono, dell’abbigliamento,  delle amicizie , dei contatti in genere ma anche di di fare attenzione ai primi atti che portano alla subdola  violenza psicologica, quali il controllo del denaro e della sessualità.

Per contattare Casa delle Donne, Sportello Antiviolenza 3664818366

 

Cristina Amici degli Elci

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