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JESI Casco refrigerante per l’Oncologia, il dono dello Iom

La presentazione dello strumento al Murri: «Macchinario fondamentale per quei pazienti che devono affrontare la malattia»

JESI, 14 ottobre 2021 Un casco refrigerante è stato donato dallo Iom Jesi e Vallesina alla Uosd Oncologia di Jesi: un apparecchio utile quando si è sottoposti a chemioterapia.

Lo strumento è stato presentato questa mattina nella sala della Direzione Medica di Presidio al pianoterra dell’ospedale “Murri.

«Iniziare tempestivamente un trattamento oncologico e una terapia di supporto sono aspetti fondamentali per il paziente: questo strumento va nella giusta direzione ed è frutto di una interazione tra pubblico e privato», ha evidenziato il primario del reparto, Mobin Safi.

«E’ importante quando le associazioni lavorano in sinergia con noi – ha aggiunto Nadia Storti direttore generale dell’Asur -. Il macchinario è fondamentale, in particolare per le donne ma non solo, per ridare quella dignitià a chi, nel corso della terapia, sente di averla perduta. Mantenere il capello è una spinta ad affrontare la malattia».

Presente anche la presidente dello Iom, Anna Quaglieri.

«Il Covid ci ha messo i bastoni tra le ruote per l’acquisto di questo macchinario ma poi Teodori, il lanificio di Angeli, si è fatto avanti. Il titolare si è fatto carico di aggiungerci la cifra che mancava rispetto a quanto avevamo raccolto: doveva acquistare la macchina nuova ma ha preferito donare i soldi per questo macchinario. Un gesto commovente».

Lo Iom, che ha attivato anche un supporto psicologico per i malati oncologici, ha anche una sede distaccata al Murri.

«Un macchinario all’avanguardia per superare traumi importanti – ha aggiunto il sindaco Massimo Bacci – Questi sono esempi da replicare perché solo i pazienti e le loro famiglie sanno cosa significa fare i conti con questa malattia».

Plauso all’impegno dello Iom anche da parte dell’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini: «Investimenti su apparecchi come questo andrebbero fatti ovunque: viviamo un momento difficile, sono preoccupato per le tensioni sociali che interessano il nostro Paese».

Eleonora Dottori

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